“Il consiglio è che ogni pasto sia il più completo possibile e che apporti tutti i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, acqua, fibra, sali minerali e vitamine). La ripartizione più corretta è data dal 70% di carboidrati, il 20% di proteine e il 10% di grassi. Tradotto in un menù un buon mix è dato da una porzione (50 grammi) di pane, oppure tre fette biscottate (30 grammi) o quantità equivalenti di altri prodotti da forno, cereali (30 grammi), muesli o biscotti; una tazza (125 ml) di latte o uno yogurt; e un frutto. Non c’è motivo di rinunciare alla colazione dolce, tipica del nostro Paese.” A dare queste indicazioni è Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello sport, a margine di una ricerca Doxa commissionata da Aidepi (Associazione delle industrie del dolce e della pasta) che ha evidenziato le informazioni scorrette diffuse sulla prima colazione.
Alcuni dati evidenziano come, tra gli italiani, riscuote successo anche la convinzione che serva iniziare la giornata con i “super food” come zenzero e bacche di Goji. Lo pensa il 60% degli intervistati – attenzione agli espedienti di marketing e alle mode – mentre il 55% pensa che acqua e limone siano un espediente utile per dimagrire al mattino, mentre quest’abitudine non ha alcun fondamento oggettivo. D’altro canto, l’83% degli italiani ritiene che la colazione sia una buona abitudine da non mettere in discussione e solo il 17% non ritiene un problema saltare il primo pasto della giornata.
Un italiano su cinque mette in discussione il menu tradizionale del mattino e c’è una considerevole diffusione di “falsi miti” – come la condanna dei carboidrati – nei confronti della prima colazione, che per fortuna rimane però una certezza e si conferma un pasto fondamentale: il 93% degli italiani fa colazione tutti i giorni, nove su dieci soprattutto a casa.