Sarà che il nuovo ristorante di Andrea Berton si trova in uno dei nuovi grattacieli di Milano, nello straordinario quartiere che il gruppo Hines/Catella ha completamente reinventato, sarà che lo stesso cuoco è forse il più alto d'Italia, in verità sarà senz'altro, perché le ambizioni del cuoco di origine veneta, sbarcato a Milano otto anni or sono, sono di tornare presto ai vertici della ristorazione italiana, ma il 13 dicembre l'ennesima nuova apertura in città di questo scorcio del 2013 ha tutti i numeri per incontrare il favore di molti appassionati e di chi sta imparando che c'è una parte di Milano tutta nuova che potrebbe aspirare a diventare il nuovo centro vitale della città.
Parola di Andrea Berton che racconta come ogni giorno, recandosi al lavoro in Piazza della Scala (in poco tempo aveva raggiunto le 2 stelle Michelin con il Ristorante Trussardi alla Scala), vedeva crescere i nuovi palazzi cantiere dopo cantiere. “Cercavo qualcosa di moderno, che mi desse quell'impulso di energia di cui sentivo il bisogno, qui, in questo quartiere, che avvicina Milano alle grandi capitali europee, mi sono immedesimato, ho capito che era il luogo giusto”.
Le tappe di avvicinamento al nuovo “Ristorante Berton” facevano già capire il percorso di Andrea, sia geografico che commerciale. Aperti Pisacco e Dry nella vicina via Solferino si stava preparando la strada al rientro da protagonista.
Ma Milano è pronta ad una nuova identità gastronomica o resta legata alla tipicità tradizionale?
“Milano sembrava stesse sedendosi, ma, in realtà, si stavano gettando i semi di un'evoluzione che attualmente è sotto gli occhi di tutti – afferma Berton – a Milano si è sempre respirata l'aria del cambiamento, ed ora si sente forte l'energia che la città sta trasmettendo, la grande vitalità che la contraddistingue; ciò vale anche anche nelle proposte gastronomiche che, pur guardando alla tradizione, la rivisitano e la offrono in diverse varianti, compresa l'originale, questa è forse l'identità nuova di Milano”.
Dunque, anche la diversificazione ha la sua importanza in questo processo?
“Sì – dice Berton – il dinamismo è la carta vincente, oggi lo posso affermare con convinzione, perché dopo Pisacco pensato per una ristorazione semplice e moderna, Dry dove ho immesso due concetti di sicuro successo come la Pizza ed il Cocktail, incontrando il favore di una clientela anche più giovane, oggi completo il percorso con un luogo dove si possa vivere un'esperienza a 360°. Inoltre è stato importante per me, mi ha messo alla prova in un progetto che potesse offrire l'opportunità di vivere la ristorazione di qualità, sempre minimo comun denominatore, secondo le diverse possibilità di ciascuno”.
Berton chiude con l'auspicio che le Istituzioni raccolgano l'appello degli imprenditori della ristorazione e sappiano accompagnarli, sostenerli, perché uno dei primi biglietti da visita di una città sono proprio loro.
Ristorante Berton - Viale Liberazione, 13 - Milano
Aldo Palaoro
Fotografia Felice Scoccimarro