Partiamo da una delle esperienze più consolidate, quella dell’azienda trentina Melchiori. Essendo tra le realtà storiche nella produzione di succo di mela, da tempo si è dedicata anche al sidro. L’esperienza nel settore dei frutteti garantisce una materia prima di qualità: “Avevamo le mele, ma oggi non le pagano. Si sarebbe potuto tagliare le piante e cambiare coltivazione, ma i nostri avi si sarebbero rivoltati nelle tombe quindi abbiamo deciso di trasformarle. Tanti fanno succo, quindi abbiamo deciso di provare con un sidro e da lì ci sono voluti sette anni per fare la prima bollicina come si deve. Del resto l’unico modo per migliorare è sperimentare altre varietà di mele, ovviamente cercando quelle antiche, mettendo in conto una singola fermentazione per ogni varietà”.
Secondo Melchiori si lavora ancora con il passaparola, perché “o ne parli o abbassi il prezzo” dato che il mercato è ancora limitato a una nicchia ristretta. L’azienda altoatesina Paladeus è invece nata nel 2017 dall’idea di due vecchi compagni di asilo, Micheal Bonell e Hannes Spornberger, con l’intenzione di unire la tradizione frutticola alpina e tecniche di sidrificazione moderne. Dopo anni di sperimentazioni con mele locali selezionate, capaci di esprimere pienamente l'identità del loro terroir, sono riusciti a creare prodotti premiati in tutto il mondo. Molto giovani sono i trentini Francesco, Federico e Davide, creatori di Apple blood, che hanno nettamente puntato sul target dei bevitori di birra, a partire dalla scelta di realizzare bottiglie da 33 cl con un convincente lavoro creativo sulle etichette, nonché sul prodotto che aromatizzano con lamponi, agrumi, luppolo e altro: “Mio nonno sarebbe stato orgoglioso di tagliare le Golden e rimettere Renetta champagne e altre varietà antiche! Abbiamo circa 50 varietà tradizionali che non venivano più allevate. È un lavoro che dura tutto l’anno, dalla fioritura al diradamento, poi ci sono la raccolta e la potatura, mentre per fare un lotto ci si impiegano 4 mesi. Poi si aspetta la prossima stagione”.