Cerca

Premi INVIO per cercare o ESC per uscire

La Robiola di Roccaverano Dop e il progetto di speranza del territorio

23/03/2020

La Robiola di Roccaverano Dop e il progetto di speranza del territorio

Un prodotto di alto valore
storico e nutrizionale, un progetto di condivisione a promozione del suo
territorio e delle realtà imprenditoriali che lo compongono e, infine, un gesto
di enorme valenza sociale.

Plinio il Vecchio ne cita le caratteristiche nei suoi
scritti e nomina la rubeola, dal latino ruber, temine usato per indicare il
colore rossastro della crosta al termine della stagionatura. 

Parliamo di un formaggio
tipico, la Robiola di Roccaverano Dop,
un formaggio a pasta morbida realizzato artigianalmente in Piemonte nel
territorio compreso intorno al paese di Roccaverano in provincia di Asti.

Composto di latte 100% caprino oppure caprino/bovino, è prodotto in
un’area territoriale che interessa 10 comuni della
provincia di Asti e nove comuni della provincia di Alessandria
, nella zona
più orientale delle Langhe. La natura morfologica del territorio, poco
omogenea, con zone collinari e montane, caratterizzate da rocce
sedimentarie di natura argillosa, arenacea o calcarea, influenza l’allevamento
con la creazione di pendii incolti e semispogli (calanchi), arbusteti e roveti
adatti al pascolo delle capre.

L’origine di questo
formaggio si fa risalire ai Celti che, stabilitisi in Liguria, producevano un
formaggio simile di cui trasferirono l’usanza ai Romani.

La Robiola di Roccaverano DOP si ottiene
dalla coagulazione acida di latte crudo intero di capra, di pecora e di vacca
di razze autoctone piemontesi. Gli animali sono alimentati al pascolo per gran
parte dell’anno senza utilizzo di mangimi OGM e il latte viene lavorato entro
le 48 dalla mungitura e inoculato con colture di fermenti lattici naturali e
autoctoni.

Dopo la salatura a
secco il prodotto viene maturato per almeno 3 giorni e considerato stagionato
dopo 10 giorni.

La Denominazione di
Origine Protetta Robiola di Roccaverano si riferisce a un formaggio
caratterizzato da una pasta bianca e
morbida, più o meno compatta, il cui sapore varia da delicato fino a deciso.

Il Consorzio di Tutela della Robiola
di Roccaverano Dop
ha recentemente avviato un progetto inteso a promuovere una terra che in buona parte coincide
con il territorio della Unione Montana Langa Astigiana Val Bormida e della
Langa Astigiana tra Monferrato, Appennino Ligure e Alpi, un comprensorio molto
vasto ma morfologicamente e dal punto di vista paesaggistico decisamente simile
e unito e con un’alta vocazione agricola.

Il progetto si chiama Rob-In ovvero ROBiola e dINtorni, con un nome che si
ispira alle varie leggende, versi poetici e credenze popolari, che riguardano
l’usignolo (in inglese robin) simbolo di resistenza dei mesi più freddi,
leggende che affondano le origini nella lontana mitologia passando per Gesù
Cristo e arrivano alle note di Chopin. Eleganza e armonia, ma anche forza e risolutezza,
tenacia e temerarietà.

Nelle
intenzioni degli ideatori, il progetto Rob-In consiste nella creazione di un
paniere di prodotti tipici, tra cui la Robiola, acquistabili a Roccaverano

e, al contempo, lo sviluppo di una serie di iniziative di vario genere come per
esempio l’attivazione di un Qr Code dinamico posizionato nei percorsi di
trekking, nelle piste ciclabili, nelle zone calde dei Comuni delle aziende:
piazze dei mercati, sedi comunali, ecc. Sarà disponibile un sito internet www.rob-in.it sul quale si troveranno i percorsi, le
aziende, i prodotti, il materiale fotografico e video, nonché le date degli
eventi collaterali e delle degustazioni.

Un’iniziativa
che profuma di positività in un frangente in cui la serenità quotidiana,
purtroppo, sembra venire meno.

Il Consorzio, in questo frangente storico che ci ha assaliti
senza avvisare, che ci ha avvolto in timori che non conoscevamo, che ha
stravolto le nostre abitudini, ha deciso, pertanto, di dare un segno di
speranza con un piccolo gesto di enorme valenza donando 300 Robiole
all’Ospedale Mons. Galliano di Acqui Terme e alle case di riposo del
territorio. L’unità ospedaliera con il suo personale è in prima linea per
contrastare l’avanzata del Coronavirus/Covid-19.

Le Robiole di Roccaverano DOP vengono prodotte da piccole realtà agricole,
da famiglie, e quelle 300 forme rappresentano un abbraccio alla propria
terra e un sospiro di speranza.


A
pochi giorni, dunque, dalla comunicazione del progetto Rob-In, iniziativa dedicata proprio allo sviluppo
territoriale che si dovrà sviluppare con i prodotti, i produttori e gli eventi
di questa porzione di terra piemontese, la donazione vuole confermare la
fiducia del consorzio e della sua gente nel futuro.

Marina
Caccialanza

Condividi