Sono quasi
21 milioni gli italiani che acquistano online, con una spesa media annua che si aggira intorno ai mille euro.
“Oggi il tema non è più dove ho un negozio, non conta più il monopolio del territorio, ma dove vendo. In Francia siamo arrivati a tremila punti pick and pay, superiori al numero dei punti di vendita. In Italia siamo appena partiti, ma ci aspettiamo un’esplosione di modelli di business che muteranno le nostre abitudini e un tremendo cambiamento nella logistica del commercio elettronico” ha spiegato, presentando gli ultimi dati sull’e-commerce in Italia,
il presidente di NetComm Roberto Liscia.
“Nel 2017 la vera novità nello sviluppo del commercio elettronico è il food, che sarà il settore che si svilupperà di più – ha spiegato Roberto Liscia, presidente di Netcomm, presentando i dati – Oggi rappresenta solo il tre per cento, ma per tutti gli osservatori internazionali sarà, nell’arco dei prossimi dieci anni, la fetta più grossa del commercio elettronico planetario. Per il food italiano c’è un’opportunità straordinaria, soprattutto per i prodotti durevoli, in Cina, dove il potenziale è di 400 milioni di consumatori, venti volte quelli dell’Italia, e negli Usa”.