Il 56% degli intervistati ha svolto nel 2010 un viaggio di un solo giorno, il 26,5% almeno un week-end, il 15% vacanze superiori ai 4 giorni. In media ogni turista enogastronomico ha vissuto due esperienze di viaggio indipendentemente dalla durata. La spesa media procapite di un viaggio è stata di
193.00 euro, destinati per il
32% al pernottamento, per il
20,7% alla ristorazione, per il
20,2% ai prodotti tipici alimentari e per il
17% per l’acquisto di vino. Le stime parlano di
5 milioni di turisti, con un margine di crescita potenziale fino a
8 milioni. Questi dati li abbiamo estrapolati dal
IX° Rapporto sul turismo del vino, elaborato da Censis Servizi per conto dell’Associazione Nazionale Città del Vino. Uno scenario dove la Toscana si colloca tra le mete più ambite per qualità dell’offerta, come testimonia il premio europeo
Travelers’ Choice® Wine Destinations awards 2012 attribuito da TripAdvisor alla regione, determinata sulla base della sua popolarità come destinazione vinicola, prendendo in considerazione le recensioni e opinione dei viaggiatori relative a cantine locali, ristoranti, attrazioni e strutture ricettive. “Il premio di TripAdvisor ci onora ed è per noi uno stimolo a continuare con quei progetti regionali che valorizzano i prodotti locali, in sinergia con i privati, come Vetrina Toscana o la Strada dei Vini. Questo riconoscimento lo ricevo simbolicamente io, ma voglio condividerlo con tutte le donne e gli uomini che con il loro lavoro lo hanno reso possibile, da chi cura le vigne a chi ne ha fatto un prodotto turistico.” ha commentato
Cristina Scaletti, assessore al turismo, cultura e commercio della Regione Toscana. La Toscana è al primo posto, ma nelle prime cinque posizioni della classifica europea ci sono anche altre due regioni italiane, l’Umbria e la Sicilia, al quarto e al quinto posto: segno di un ottimo stato di salute di una parte del turismo italiano, quello del vino e del cibo, che fa leva su proposte mirate, ampia biodiversità e grande capacità di accoglienza.
“Siamo davvero contenti di premiare la regione Toscana con questo riconoscimento attribuito da milioni di viaggiatori da tutto il mondo - ha commentato
Joseph Fratangelo, Destination Marketing Sales Manager Italy di TripAdvisor. - Questo premio qualifica l’eccellenza della Toscana come destinazione vinicola a livello europeo e l’apprezzamento dei viaggiatori per l’offerta della regione in campo enologico”. A dimostrazione che il turismo è una delle migliori leve per l’immagine dell’Italia torna la classifica di Tripadvisor che, attraverso la media di tutte le strutture recensite, riscontra nel nostro una votazione media di 4,2/5, il punteggio più alto tra le destinazioni europee.
La regione italiana preferita rimane la Toscana che ha ottenuto il Global Review Index più alto della media nazionale: 4.22 su 5. Questo dato dovrebbe far riflettere i detrattori di un sistema che, piaccia o meno, sta indirizzando una gran parte delle scelte fatte dai turisti di tutto il mondo. In un contesto dove, secondo i dati presentati
al Bto -Buy tourism online, l’evento promosso da Toscana Promozione e Regione Toscana, si evidenzia una crescita delle prenotazioni online pari al 20,6% nel 2011, equivalente ad un fatturato di 4,8 miliardi di euro. Nel 2012 le stime parlano di un’ulteriore crescita del 10/15%. “E’ un successo meritato dalla nostra regione, noi abbiamo la fortuna di verificarlo ogni giorno con i molti turisti che accogliamo” spiegano
Susanna Fantacci e Fausto Messeri, la giovane coppia che gestisce l’azienda agricola
Sovestro in Poggio Winery e l’agriturismo Guardastelle, ad un chilometro da San Gimignano,, che i viaggiatori, nella loro personale classifica su TripAdvisor, mettono
al primo posto nella categoria delle 717 attrazioni più gettonate della Toscana.
“Questa posizione non sa che regalo possa essere – raccontano i due giovani – per la nostra piccola azienda!” Hanno cominciato nel 2000 ad ospitare i primi gruppi di turisti, “ma la svolta è arrivata due anni fa, quando ho incontrato Fausto” racconta una innamoratissima Susanna. Da quel momento l’organizzazione assume una diversa impostazione, essendo in due a suddividersi gli impegni. Ma qual è il motivo per cui sono tanto apprezzati? “Ce lo chiediamo tutti i giorni. Forse perché traspare il piacere e la cura che mettiamo nell’accogliere gli ospiti” spiegano i due giovani agricoltori toscani. L’azienda è in effetti
sempre aperta, per i gruppi (max 20/25 persone per volta) si prepara una degustazione ricchissima che sfocia quasi in un pranzo. Per chi arriva per caso c’è sempre un bicchiere che racconta le 16.000 bottiglie di Vernaccia e Chianti che producono.
E poi c’è quel nome magico che Susanna ha dato, in una sera tersa d’estate, all’agriturismo:
Guardastelle.
Luigi Franchi