Osteria con stalla nel 1939, bottega che vendeva il merluzzo al venerdì nel ‘60, la rinascita nel 1974 come ristorante-alloggio grazie alla coraggiosa gestione precedente: questo storico locale lodigiano ha fatto della capacità di reinventarsi - pur rimando fedele alla storia - la propria vocazione.
Carlo Sudati lo rileva nel ‘90 con il figlio Damiano: “Ho imparato a cucinare a militare, più di cinquant’anni fa, perché avevo fame” confida Carlo, che da tempo ha ceduto il passo all’altro figlio, Matteo. L’ambiente ha mantenuto il gusto rustico e conviviale delle origini, con la zona bar affidata a Matteo e alla giovane maitre Benedetta Cighetti e la sala a Giovanna, la moglie di Damiano. La cucina è improntata sui sapori della tradizione, come lo stracotto, la pasta e fagioli, la cacciagione: azzeccati il risotto al vino rosso con sopra la raspadüra e il coniglio con le acciughe, semplicemente divine la torta di cipolle e la sabbiosa di Maleo con crema di mascarpone. Tutto viene preparato giornalmente da Damiano e il suo braccio destro Michele, e non mancano spunti di mare. Una volta all’anno il locale organizza una grandiosa cena “svuotafrigo” offerta a tutti, divenuto con gli anni un appuntamento irrinunciabile.
Al bar ci si trattiene volentieri per l’aperitivo: che si scelga un grande nome blasonato o un vino curioso, verrà sempre accompagnato da tante piccole tapas e al sabato sera da un piatto di risotto sempre diverso.
A Carlo inoltre il merito di aver avuto l’idea giusta al momento e nel posto giusto: da qualche anno a pranzo e cena si può optare anche per “la piccola cucina del bar”, che abbina un piatto di qualità a un calice di vino selezionato. “Credo che a un bravo gestore non possa mancare il continuo desiderio di scoperta, di un vino sconosciuto come di un sapore dimenticato” afferma Matteo, che ha scelto personalmente le 140 etichette (tutte esposte in bottiglieria e acquistabili) e la piccola ma ricercata antologia di amari, tra cui lo 0377, una miscela di erbe inventata dai guardamigliesi Massimo Bertoli e Mario Vittone.
Aperitivo e risotto, un piatto di qualità più calice di vino, ristorante classico, bottiglieria: ai clienti, davvero, l’ultima parola.
Coperti: 40 in sala, 20 al bar. Carte di credito: tutte. Ferie: una settimana a febbraio, tre ad agosto. Chiuso: domenica. Costo medio: 40,00 euro (8,00 euro al bar compreso un calice di vino)
Albergo Ristorante Leoncino, Piazza Repubblica 4, Codogno (Lo)
Tel. 0377 32238; email: albergoleoncino@yahoo.it
Alessandra Locatelli