La solidità e l’agire concreto restano i tratti distintivi della più antica tra le associazioni di ristoratori in Italia: l’Unione del Buon Ricordo, nata nel 1964 e, da allora, preciso punto di riferimento per gli amanti della buona cucina e dei bei luoghi italiani.
“Fare bene tutti insieme, indistintamente, il proprio lavoro” è questa la sintesi dei lavori dell’assemblea annuale che si è conclusa pochi giorni fa ad Altomonte, in Calabria.
“In tempi di crisi non ci sono scorciatoie, l’impegno deve essere assoluto, va portato avanti con intelligenza e cultura. – afferma Ovidio Mugnai, presidente dell’Unione dei ristoranti del buon Ricordo - La varietà delle nostre radici gastronomiche e delle nostre tradizioni riemerge come una ricchezza invidiabile da valorizzare. Il mondo è in difficoltà, il futuro prossimo è un’ incognita e anche i comportamenti dei consumatori mutano di conseguenza. La domanda cambia e va interpretata con tempestività, ne siamo consapevoli. E noi, che non siamo mai andati dietro mode effimere, pensiamo di farlo rimanendo fedeli a noi stessi.”
Ne sono convinti i ristoratori del Buon Ricordo, riunitisi ad Altomonte, in Calabria, per la loro assemblea annuale. Continuare sulla via della qualità (nei prodotti, nella cura della cucina, nel servizio), ovviamente, fare sistema, ma puntare anche sui fattori che da sempre hanno contraddistinto l’associazione, da 48 anni interprete della migliore ristorazione regionale italiana; autenticità, territorialità, sobrietà. Termini che ora sono di assoluta tendenza, ma che nel 1964, quando è nato il Buon Ricordo, non lo erano, e nemmeno in tempi più recenti. Anzi. Antesignane del “Km Zero”, le insegne associate al Buon Ricordo rappresentano, con la molteplicità straordinaria delle loro cucine, il ricchissimo mosaico della gastronomia italiana.
Ad ospitare l’assemblea è stato il trecentesco Convento dei Domenicani nel centro storico di Altomonte
( Borgo Bello d’Italia e Città del Pane), una cornice prestigiosa per i lavori del sodalizio fra ristoratori più antico e più noto d’Italia, che nel 2012 – con 123 soci - ha raggiunto il traguardo dei 48 anni di vita.
Per saperne di più:
www.buonricordo.com