Sarà perché mai come in questo periodo siamo pervasi da un certo bisogno di autenticità per riscoprire ciò che avevamo dimenticato, o sarà perché l’affermazione di Anthelme Brillant Savarin sul piacere della tavola, che si associa a tutti gli altri e resta l’ultimo a consolarci della loro perdita, sembra cucita addosso al nostro Paese. Sarà per queste ragioni, unite alla ragion pura della Gola, che la rassegna “Menu Vera Bologna” ci piace molto.
L’iniziativa, promossa da Ascom, Camera di Commercio, Lions Club Bologna Re Enzo con l’Accademia Italiana della Cucina e organizzata dalla società di comunicazione Alkalina con il sostegno di Comune, Provincia, Regione ed Apt, prevede che le ricette originali bolognesi, codificate e depositate in Camera di Commercio dall’Accademia Italiana della Cucina, siano protagoniste sulle tavole dei ristoranti aderenti dal 15 aprile al 30 novembre prossimi, presentate in menu costruiti appositamente per accontentare tutte le tasche. Lo scopo è quello di presentare a valorizzare la cucina del ricordo, la tradizione e la genuina accoglienza bolognese a livello nazionale ed internazionale.
“Ad oggi hanno aderito ottanta tra ristoranti, trattorie e osterie, ma speriamo di superare i cento” spiega Bruno Filetti, Presidente della Camera di Commercio. “Ciascun esercizio proporrà la sua offerta per fascia di prezzo, che andrà da 25 a 35 fino a 45 euro; il menu potrà cambiare settimanalmente e sarà composto da tre portate a scelta tra primi, secondi, contorni e dessert, vino e acqua inclusi.” I ristoranti convenzionati saranno contraddistinti dal logo “Menu vera Bologna” e si potranno individuare anche sul bel sito web creato per la kermesse, www.menuverabologna.it, disponibile in sette lingue e completo di ricette, informazioni utili e curiosità legate alla cucina e alla città.
La gastronomia bolognese originale sarà protagonista non solo tra le mura dei locali, ma anche in centro storico, attraverso un evento – la data è in corso di definizione - in cui ogni ristorante aderente proporrà assaggi e degustazioni della propria interpretazione di tradizione. Infine, una serie di appuntamenti culturali animerà la manifestazione, tra cui un incontro con i grandi cuochi del passato.
L’iniziativa, secondo l’assessore provinciale alle Attività produttive e al Turismo, Graziano Prantoni, può contribuire “a far crescere le presenze turistiche che nel 2011, nonostante la crisi, sono risultate in crescita del 5%, raggiungendo un milione e 580 mila arrivi e tre milioni e 374 mila presenze.” “Cultura, eccellenza e comunicazione sono le tre parole chiave su cui punteremo per far conoscere le nostre eccellenze in tutto il mondo” conclude Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom Bologna.
Eccoli allora i diciassette piatti della migliore tradizione bolognese, selezionati dalla sezione di San Luca dell’ Accademia della Cucina Italiana, che si potranno degustare per sette lunghi e goderecci mesi: la Spuma di Mortadella, gli Stecchini fritti alla Petroniana, la Galantina di Pollo come antipasti, la Tagliatella di Bologna, le Lasagne verdi alla Bolognese, il Ragù Bolognese, i Tortelloni da vigilia, i Tortellini e la Zuppa Imperiale come primi piatti, mentre di secondo si potranno trovare il Bollito misto bolognese, la Cotoletta alla bolognese, il Gran Fritto misto bolognese e il Cappone ripieno, magari insieme al Friggione come contorno, per concludere in dolcezza con la Torta di Riso, il Certosino di Bologna e la deliziosa Pinza.
Diciassette buonissimi motivi per andare a Bologna.
Per saperne di più:
www.menuverabologna.it