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La vera storia dei Kellogg's

22/03/2024

La vera storia dei Kellogg's

Oggi le corsie dei supermercati dedicate alla prima colazione pullulano di scatole rettangolari contenenti i cereali più diversi, ma fino all’inizio del secolo scorso questi non erano nemmeno contemplati tra gli ingredienti per il primo pasto della giornata. Questa novità si deve tutta ad un uomo, o forse due, dal cognome molto conosciuto: Kellogg. 
 

John Kellog era un medico di Battel Creek, nel Michigan, dove dirigeva la casa di cura “Battel Creek Sanitarium”, destinata ad aiutare pazienti in riabilitazione o con malattie croniche invalidanti. Il luogo era così famoso che tra i pazienti figuravano anche John Ford e Warren Harding, 29° presidente degli Stati Uniti. Quando John non dirigeva la clinica però, era oratore per la chiesa avventista del settimo giorno, un nuovo movimento religioso cristiano che predicava una aderenza rigorosa e letterale alla Bibbia. John era molto fedele ai precetti della sua chiesa, tanto da portarli anche all’interno della sua clinica, convinto, da buon fedele, che potessero rivelarsi utili per tutti i suoi pazienti. Tra questi vi erano anche restrizioni di tipo alimentare: alcol, tabacco e zucchero non potevano essere consumati, poiché si riteneva potessero causare malattie, in più John pensava che una cattiva alimentazione portasse a pensieri impuri, che a loro volta avrebbero potuto scatenare il temibile desiderio sessuale dei suoi pazienti. John vedeva come particolarmente preoccupante l’onanismo, che chiamava “il vizio solitario”, capace di compromettere la purezza del corpo come contenitore di Dio. Per combattere proprio questi istinti, il medico creò un nuovo pasto mattutino, un biscotto a base di avena, piuttosto secco ed insapore, che una volta sbriciolato assomigliava a una granola da immergere nel latte. 

I fratelli KelloggI fratelli Kellogg

John aveva un fratello minore, Will, che era stato assunto come assistente all’interno della clinica. 

La leggenda vuole che un giorno, proprio a Will venne lasciato il compito di preparare il pasto per la mattina seguente. Il fratello si dimenticò l’impasto a lievitare e il giorno dopo, cuocendolo, si accorse che la consistenza era notevolmente migliorata. 

Scoprendo la distrazione del fratello, John si infuriò così tanto da incrinare il rapporto fra i due. Notando però l’evidente miglioramento della ricetta decise di appropriarsene, depositando il brevetto nel 1895. Will, decisamente infastidito, nel frattempo iniziò a sperimentare nuove ricette, arrivando a scoprire che con l’aggiunta di sale, zucchero e farina di mais, il prodotto risultava ancora migliore. Erano nati gli antenati dei Corn Flakes. Decise di iniziare a produrli a livello industriale, ma il brevetto del fratello era un grande ostacolo alle sue mire imprenditoriali. 

Tra infinite battaglie legali tra i due, nel 1922 un giudice stabilì che Will aveva diritto a rivendicare la ricetta registrata dal fratello anni prima, dandogli la possibilità di iniziare a commercializzare i prodotti che nel frattempo aveva perfezionato e diventando in poco tempo il leader indiscusso del mercato di cereali per la prima colazione. 

La riproduzione artistica della firma di Will venne colorata di rosso e utilizzata come marchio dei nuovi prodotti, diventando, ad oggi, una delle più famose d’ America, seconda solo a quella di Walt Disney. 

a cura di

Federico Panetta

Varesotto di origine, è come una biglia nel flipper dell'enogastronomia. Dopo la formazione alberghiera lavora in cucina e si laurea in Scienze Gastronomiche presso l’Università di Parma. Oggi si occupa di comunicazione gastronomica collaborando con diverse riviste di settore.
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