Cerca

Premi INVIO per cercare o ESC per uscire

La Vigna dell’Impero 1935 di Tenuta Sette Ponti

28/09/2015

La Vigna dell’Impero 1935 di Tenuta Sette Ponti
Non poteva che essere l’Enoteca Pinchiorri di Firenze, luogo assoluto del vino, a ospitare la presentazione della Vigna dell’Impero 1935. E’ stata infatti la rinomata enclave enoica fiorentina, guidata da Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde, inesauribile giacimento di bottiglie eccezionali e simbolo della ristorazione italiana nel mondo, a tenere a battesimo Vigna dell’Impero 1935, Tenuta Sette Ponti, un Sangiovese in purezza dalle straordinarie caratteristiche organolettiche. Dopo la presentazione americana svoltasi al ristorante Del Posto – di Joe Bastianich - a New York, è il tempio del vino italiano, ad accogliere l’importante evento, una degustazione verticale dove si sono potute apprezzare alcune annate di rilievo di tenuta Setteponti, coniugate alla raffinata cucina di Annie Feolde, un evento a porte chiuse, pensato da Antonio Moretti Cuseri patron di Tenuta Sette Ponti, a cui era presente Luca Gardini, miglior sommelier del mondo, che ha narrato le caratteristiche organolettiche dei cinque vini, alla presenza di autorevoli esponenti della stampa di settore, tra cui i giornalisti enogastronomici Daniele Cernilli, Antonio Paolini, e Giorgio Melandri. Per conoscere la storia della Vigna dell’Impero 1935-Tenuta Setteponti, occorre andare con la mente ai primi anni trenta, in pieno periodo coloniale, quando il Duca Amedeo d’Aosta, Vice Re d’Etiopia, per celebrare la conquista dell’Abissinia, volle piantare una vigna nella tenuta reale dei Savoia nell’aretino, un compito al quale venne designato Emanuele Filiberto di Savoia Conte di Torino. Un terreno particolarmente vocato già in uso alla viticoltura fin dai primi del ‘900, contraddistinto da una conformazione ghiaiosa, ricca di massi calcarei di galestro, che successivamente venne terrazzato a mano, per attenuare la ripida pendenza del suolo. Nei primi anni ’50, la tenuta Setteponti di proprietà delle Principesse Margherita e Maria Cristina di Savoia, verrà acquisita dall’Architetto Alberto Moretti Cuseri, padre di Antonio. Sarà la rinascita di un vino unico dalle grandi potenzialità ancora inespresse, uve cariche, complesse, strutturate, ricche di estratto, e di sostanze nutritive, terreni dai sali minerali che danno frutti di elevata qualità, fini, longevi, ed intensamente profumati. Un Sangiovese in purezza di carattere, che Antonio Moretti Cuseri ha raccontato con una certa emozione, nel corso della presentazione, è un vino che esprime la storia della sua famiglia, la quale ha dedicato passione e risorse a questo grande progetto che ha portato Vigna dell’Impero a raggiungere ambiti traguardi. Prodotto solo nelle migliori annate, è un vino complesso, intenso, fine, persistente, equilibrato, armonico, che saprà dare il meglio di sé con il trascorrere degli anni, un vino contemplativo, ma anche capace di dare grande prova di sé con una cucina importante, come quella di Annie Feolde, Italo Bassi, Riccardo Monco, dell’Enoteca Pinchiorri, che in occasione della speciale occasione hanno disegnato un particolare menu tradizione, valorizzando al meglio i vini della Tenuta Sette Ponti, il Family and Friends Riserva 2014, Oreno 2012, Oreno 2003, Grisoglia 2012, ma soprattutto  Vigna dell’Impero, un vino dalle caratteristiche uniche che rappresenta un patrimonio storico da tutelare.

Luca Bonacini
Condividi