Secondo Andrea Olivero, presidente dell’Acli nazionale, tra i tanti beni comuni da salvaguardare, la libertà d’informazione è il più importante: “La libertà di informazione è uno dei grandi presidi per la tutela dei beni pubblici. Al contrario, le recenti vicende referendarie hanno testimoniato il bavaglio imposto ai media, nella speranza che i cittadini non discutano di beni essenziali come acqua o energia e si dimentichino del referendum, strumento decisivo per la qualità della democrazia”.
All’ordine del giorno, vista l’imminente scadenza, è il referendum sull’acqua: “È una risorsa primaria che non può sottostare a criteri commerciali, come quelli proposti dal "Decreto Ronchi" e del "Decreto sulla delega ambientale" che ne obbligano la privatizzazione. Il servizio idrico, infatti, deve continuare a rispondere a criteri di pubblica utilità con una gestione rigorosa e trasparente che ne garantisca a tutti il libero utilizzo”, ha dichiarato Maurizio Giubbiotti, coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente.
Tra gli altri appuntamenti in programma, figurano alcuni incontri di approfondimento sul tema del nucleare, discussioni intorno alla crisi dell’occupazione con le federazioni dei bancari di Cisl, Uil e Cgil, e un’attenzione particolare verso quei 160 progetti di microcredito sviluppati in Italia dalle Caritas diocesane. Come ha detto don Andrea La Regina, responsabile dell’area macroprogetti della Caritas: “Le microazioni sviluppano macrovalori. Occorre puntare sulla "pedagogia dei fatti" basata sulla concretezza delle esperienze delle realtà locali: gesti di accoglienza, assistenza e servizio che animano comunità e territori, e sono in grado di migliorare la cultura del nostro Paese”.
A Terra Futura si mette in mostra un mondo che sa produrre nuova economia e generare occupazione. L'evento propone anche un programma culturale fitto di 280 appuntamenti, realizzati da oltre mille relatori, con numerosi workshop e laboratori, per far sperimentare ai visitatori come sia possibile costruire la sostenibilità a partire dal quotidiano di ciascuno.
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