Si è imposto all’attenzione con un messaggio forte lo speciale pane del maestro panettiere Ezio Marinato, impastato con marsala e uva fermentata e per questo simbolo per eccellenza della convivialità (pane+ vino in uno stesso alimento) al centro della tavola, proposto, una volta tanto, come antipasto. Centralità meritata!
Hanno lasciato il segno anche le due note dolci finali, vale a dire il coreografico savarin sovrastato da un grande sole in cioccolato, ad opera del pasticcere Fausto Vailati, docente di pasticceria per il corso di cucina italiana, e la pralina trigusto (tre cioccolatini in uno ripieni di tre diverse creme) di Davide Comaschi. La presenza discreta ma incisiva di Mariella Organi, come madrina della sala, e in generale una scuola, quella di Alma, che ha sfoderato le proprie forze migliori, sapendo sostenere un evento di spessore non comune.