La crescita dell’agriturismo è un altro dei segnali di quanto sia importante l’idea di qualità della vita che ci viene riconosciuta e invidiata all’estero. "L'agriturismo ha chiuso il 2011 con un sorprendente +9,6% di presenze rispetto all'anno precedente, dando un segnale di grande vitalità e riscuotendo particolare successo presso i visitatori stranieri. L'insieme del turismo italiano non è andato oltre una modesta crescita zero" commenta Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist.
Trascorrere alcune giornate in agriturismo, per chi sceglie questo tipo di vacanza, significa entrare in contatto diretto con l’agricoltura “che innova, e investe sulla qualità dei prodotti e dell'accoglienza, sul bello del paesaggio e della natura, sul valore delle proprie aziende" ribadisce Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, a cui fa riferimento Agriturist, a sostegno dei dati presentati dal direttore dell’associazione, Giorgio Lo Surdo: "L'agriturismo rappresenta un fiore all'occhiello dell'offerta turistica italiana, anche al di là della sua consistenza ricettiva che, peraltro, è arrivata a circa 215 mila posti letto. L'apprezzamento dei turisti stranieri, conferma una qualità di accoglienza che compete efficacemente con l'offerta di molti altri paesi concorrenti. Stato e Regioni devono promuoverlo con maggiore impegno".
A tal proposito Vittoria Brancaccio esprime una seria preoccupazione sull’IMU “che rischia di vanificare gli investimenti delle nostre aziende e il recupero dello straordinario patrimonio edilizio rurale del nostro Paese. Abbiamo bisogno di un coordinamento delle politiche agricole, ambientali, culturali e urbanistiche. Non possiamo continuare a subire lo sfregio delle risorse territoriali che sono alla base del nostro lavoro".
Per saperne di più:
www.agriturist.it