Il cochayuyo (o Kollof), nome colloquiale della Durvillaea antartica, è un'alga che cresce nelle acque fredde dell’oceano Pacifico, principalmente vicino alle coste rocciose del Cile, tra le regioni di Araucanìa e Lagos, dove nel corso degli anni è diventato un elemento fondamentale della cucina tradizionale e della cultura indigena Mapuche.
L’alga è di per sé unica, e molto diversa da come siamo abituati ad immaginarci questo prodotto. Il suo aspetto è quello di un cilindro, con all’interno una polpa carnosa che al gusto richiama le note iodate tipiche dei prodotti del mare.
Dalla raccolta alla commercializzazione, la filiera del cochayuyo è ancora nelle mani di poche famiglie indigene, per le quali è molto spesso l’unica fonte di reddito. A partire dal mese di ottobre il kollof viene raccolto sulle coste, pulito essiccato e arrotolato in piccoli fasci che poi bisognerà trasportare a piedi in tutta la regione, dove viene venduto porta a porta. Il viaggio per la vendita, un pellegrinaggio che avviene su dei carretti trainati da buoi, parte dalla costa e arriva nell’entroterra cileno, solitamente ha una durata di 15 giorni e viene effettuato per tre o quattro volte all’anno. Le persone del luogo apprezzano molto il prodotto per via del suo basso costo, e perché permette una grande versatilità in cucina. Prima di essere cucinato però è necessario reidratarlo in acqua per diverse ore, affinché recuperi la sua consistenza originari.