Siamo un gruppo di 40
aziende, sparse in tutte le regioni italiane ma riunite, da 38 anni, in un
consorzio cooperativo di nome Cateringross, che svolgono un lavoro
sconosciuto ai più ma che è di fondamentale importanza per la ristorazione
italiana: siamo selezionatori e distributori dei prodotti alimentari che
finiscono nelle cucine di circa 60.000 locali pubblici in Italia.
Un lavoro, come dicevamo, che resta sconosciuto ma che è di vitale importanza
per un settore, quello della ristorazione che, da anni, è “il comparto
economico che più cresce nell’indifferenza generale”. Questo aspetto del
problema si rivelerà, probabilmente, in tutta la sua gravità, nei prossimi
mesi, quando i dati che, fino a pochi giorni fa, vedevano la ristorazione al
primo posto nelle motivazioni di scelta di ogni turista verso gli splendidi
luoghi della nostra Italia crolleranno drasticamente.
Il problema non riguarda, però, solo i ristoranti, che sono i nostri clienti
privilegiati! Il problema riguarda anche noi, un Gruppo che
vanta 40 soci con più di 500 agenti, un migliaio di dipendenti, 780 milioni di
euro di fatturato aggregato, un assortimento di oltre 8.200 referenze fornite
da più di 300 aziende alimentari, 80 mila metri quadrati di magazzini e celle
frigorifere, più di 500 mezzi di trasporto.
Un’attività che è crollata in pochi giorni, con un calo degli ordini di
circa l’80%! Prodotti alimentari, che hanno una deperibilità veloce, fermi
nei nostri magazzini, centinaia di persone che rischiano di restare senza
lavoro.
Ci associamo dunque al grido di dolore
lanciato da FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) che lamenta le
scarse misure a sostegno della ristorazione, aggiungendo la nostra richiesta di
essere considerati tra le imprese ad elevato tasso di rischio. Imprese che sono
sul mercato da 38 anni, solide, quasi sempre fatte da famiglie che sono
cresciute diventando imprenditori veri, capaci di stare sul mercato senza
chiedere nessun aiuto, mai.
Questa volta, però, è diversa! Questa volta vogliamo far conoscere il nostro
mestiere nascosto, perché ne va della nostra stessa sopravvivenza. Questa volta
chiediamo aiuto per resistere, con misure straordinarie concrete al nostro
comparto e a quello della ristorazione, per superare questa bruttissima fase e
tornare a essere un settore prioritario, come è il turismo in Italia.