Artusi, chi era costui?
Fonte d’ispirazione per il contest il libro che ha definito il concetto di cucina italiana e il suo autore, Pellegrino Artusi, uomo d’affari e di cultura, che nel suo La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiare Bene ha saputo interpretare i gusti e il saper fare di un popolo e unirlo intorno alla tavola. Casa Artusi, centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana, ne diffonde i principi, come descrive il direttore di Casa Artusi Chiara Galbiati: “La cucina italiana, candidata a patrimonio dell’umanità, si basa su principi fondamentali: la condivisione e la biodiversità. La condivisione compone la tradizione e la preserva, la biodiversità è la ricchezza che la contraddistingue. Il contest è un’occasione di apertura al mondo, per chiedere al resto del mondo di parlare della nostra cucina, e i giovani stranieri che la interpretano la celebrano e ne diffondono i valori basati su stagionalità, su territorio e zero spreco. Gli stessi valori che la Fondazione Artusi è impegnata a comunicare con le sue molte attività, come la recente digitalizzazione del famoso ricettario di Pellegrino Artusi”.
Un contest senza confini
Dieci giovani chef proporranno 10 ricette create utilizzando la pasta fresca surgelata Laboratorio Tortellini di Surgital. Il punto di partenza sarà il ricettario dell’Artusi e da esso i partecipanti al contest si ispireranno per creare e realizzare una ricetta interpretandola secondo la loro cultura d’origine. Un viaggio culinario tra paste italiane e tradizioni di tutto il mondo, tra ricette tipiche e storiche e interpretazioni innovative, dall’antipasto al dolce.
La selezione dei candidati, che potranno iscriversi da ora a fine aprile, avverrà il 12 maggio con un live cooking presso la sede di Casa Artusi.
I giovani cuochi saranno valutati da una giuria eccellente composta da Federico Lorefice, fondatore e direttore di Congusto Institute, dallo chef stellato Luca Marchini, dalla giornalista Martina Liverani e dal professor Andrea Gianotti dell’Università di Bologna. I primi tre classificati potranno presentare un intero menù alla fine di giugno in occasione della Settimana Artusiana a Forlimpopoli e il vincitore assoluto potrà anche beneficiare di un corso professionale di cucina della durata di 20 ore presso la scuola Congusto.
Le ricette proposte entreranno a far parte di un ricettario digitale diffuso da Italian Gourmet.
Un’iniziativa utile e necessaria
Il contest si rivela così un elemento importante per la trasmissione della cultura italiana.
“Sono sempre più numerosi gli studenti stranieri – afferma Federico Lorefice – e la formazione è un passaggio fondamentale, un elemento di forza per la diffusione della cultura gastronomica italiana. Gli studenti vengono, imparano, e portano nel loro paese questa ricchezza oppure rimangono in Italia e ne comunicano i valori completandoli dei valori insiti nella loro cultura: ne nasce una nuova cultura più ampia e profonda”.
Lo chef Luca Marchini, entusiasta dell’iniziativa, ne conferma l’importanza: “Chi va in cucina ha bisogno di curiosità e la deve nutrire, che sia con un libro, creando ricette o guardando un programma in tv. Deve alimentare la sua curiosità per capire quali ingredienti usare, quali strumenti. L’interazione con cuochi stranieri che entrano in realtà italiane è uno stimolo, permette di creare una sinergia straordinaria che si manifesta non solo nella riproduzione di una ricetta ma nella creazione di qualcosa di nuovo. Alla base di tutto c’è la volontà di andare oltre”. E il consiglio dello chef ai giovani cuochi: semplicità!