Villa Palazzina: la nuova location
Intanto si avvicinava a grandi passi il salto più grande: il passaggio alla nuova location, l’uscita di scena dei nostri genitori con la chiusura della società, l’apertura di una nuova società fra me e mio fratello, l’introduzione nell’attività di collaboratori fuori dalla nostra famiglia e l’intento fermo di tenere ben saldi i nostri valori e il nostro modo di esprimerci. La tradizione reggiana è rimasta (e vuole rimanere) un punto saldo nel menù de l’Osteria in Scandiano con la sua pasta fresca ripiena (i cappelletti in brodo di cappone, tortelli di zucca e verdi di bietole e spinaci…) i bolliti con salse e mostarde, il coniglio al forno al vino bianco di Scandiano e la sempre gradita zuppa inglese, senza disdegnare anche piatti più particolari come Tagliolini al germe di grano tostato con verdure e fonduta di brie al tartufo nero, Pancia di maialino da latte laccata, aromatizzata al thè nero e bergamotto o una stuzzicante cioccoterapia (nonché varietà di proposte al cioccolato). “Questo uesto per accontentare un bacino di utenza più ampio e anche per darci nuovi stimoli in cucina” racconta Andrea.
La sala invece è il regno di Simone o come dice lui il suo “habitat naturale”. Cresciuto “giocando a lavare i piatti” in osteria insieme al fratello, rispettivamente 7 e 9 anni di età, a 16 anni stava in sala a dare una mano al padre a portare via i piatti e a prendere qualche comanda. Dopo una breve esperienza lavorativa esterna in quella sala ci è voluto ritornare, ha preso il diploma da sommelier e ha fortificato la sua convinzione che “sul tavolo bisogna entrarci” e che c’è sempre un modo per strappare un sorriso al cliente. E oggi che in sala si è passati da due a quattro o cinque persone in servizio, la sua preoccupazione è trasmettere loro che non devono essere dei portapiatti ma interagire con il cliente.
È cambiata la clientela dell’Osteria in Scandiano, qualcuno ha temuto che i prezzi si fossero alzati, altri -tanti - sono arrivati ex novo. C’è una fascia di età, dai 25 ai 40 anni, che sta a cuore ai due fratelli. Proprio lo scorso anno hanno proposto una serie di cinque serate dedicate. Menù sempre diverso, abbinamento vini, musica contemporanea strumentale in sala per euro 35 a testa. Ottimo il riscontro, qualcuno è anche tornato.