La simbologia e l’origine delle cartellate
Il termine potrebbe significare “accartocciate”, ma anche far riferimento alla parola greca kàrtallos, ovvero cestino. Di certo lo ricorda, pronto ad accogliere decorazioni e golosità.
E, seppure si tratti di una spiegazione giunta solo successivamente con l’avvento del Cristianesimo, chissà che non si tratti delle fasce in cui veniva avvolto Gesù bambino o della corona di spine che indossò da adulto.
Ad ognuno la sua origine preferita, a testimonianza del carico culturale che il cibo porta con sé, spesso con l’inconsapevolezza di chi lo consuma.
Sono i baresi a rivendicare la nascita delle cartellate e, recentemente, nei pressi della città capoluogo pugliese un reperto ne confermerebbe le tracce. Si tratta di una pittura rupestre del VI secolo avanti Cristo, la quale raffigurerebbe proprio un dolce del tutto simile alle cartellate.
Resta preziosa, comunque sia, la testimonianza dei registri delle monache benedettine di Santa Scolastica, che avevano in gestione l’Ospizio dei Pellegrini di Bari. Nel 1762 le preparavano ed annotavano minuziosamente dettagli e spese.