“Chi è colpito dalla crisi troverà sempre lo Stato al
suo fianco”. Questa è la dichiarazione,
riportata dal TG2 e pubblicata sul profilo Twitter, dopo il Ristoro Quater
approvato dal consiglio dei ministri di domenica 29 novembre. A farla è
stato il ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri che,
spesso, fin dall’inizio della crisi pandemica ha fatto di affermazioni tipo “nessun
posto di lavoro andrà perso” il suo mantra.
Bisogna stare attenti a fare dichiarazioni se poi vengono puntualmente
smentite dai fatti. Ne va dell’autorevolezza che dovrebbe avere chi occupa
ruoli così importanti per il Paese.
Ci occupiamo di filiere della ristorazione e quindi non vogliamo andare
oltre, ma è proprio in questo settore che Gualtieri sconta in negativo la
sua affermazione: infatti - nonostante le numerose richieste che gli sono
arrivate da un settore strategico della filiera, quello dei distributori del
foodservice, oltre 3.000 aziende sparse in tutta Italia, con migliaia di
dipendenti e famiglie che vi traggono il sostentamento quotidiano, con la
capacità unica che queste aziende hanno di collegare i piccoli produttori
agricoli e alimentari con la ristorazione facendone una caratteristica
fondamentale del made in Italy - il loro codice ATECO, quello della distribuzione alimentare per la ristorazione, raccolta
nel codice ATECO 46.3, non è mai stato preso in
considerazione per gli aiuti che lo Stato ha finora, da marzo 2020, erogato.
Aziende che, con i ristoranti chiusi, hanno ridotto i loro fatturati fino al
90%, con prodotti alimentari freschi acquistati e donati
per non essere sprecati, con i dipendenti che, per fortuna, possono contare
sulla cassa integrazione ma con titolari d’impresa che non hanno mai ricevuto,
non dico il supporto, considerazione da parte del governo.
Quindi, almeno un po’ di buon gusto e pensiero prima di fare affermazioni
tipo: “Chi è colpito dalla crisi troverà sempre lo Stato al suo fianco”.