Ecco il guizzo, l’idea felice di produrre fragranze alimentari con ottime materie prime, senza alcun additivo chimico, ricavate con la sola tecnica del vapore. Anni di prove di laboratorio, di sperimentazione, attingendo dai propri ricordi e dal sapere antico. Perché la fragranza coinvolge l’olfatto ed emoziona al tempo stesso. È esperienza, nuova esperienza.
Sono nate così collezioni di fragranze esclusive, le food fragrances, in veste di erbe aromatiche, agrumi, spezie, piante coccole, particolari e intriganti fragranze pensate nella formula spray, perché tutti le possano utilizzare con semplicità. Come un invito a provare, ad azzardare nuove associazioni perché basta una semplice spruzzatina di “Agrumi mediterranei” o di “Mojto in pineta” sul gelato per risaltarne il gusto, magari anche attraverso un contrasto, dentro un’emozione nuova. È ciò che ho provato di persona presso Carpigiani, all’ultima edizione di Sigep.
Questa sorta di nuova intrigante frontiera del mondo gastronomico ha solleticato la curiosità e l’interesse di grandi chef del calibro di Massimo Bottura, Chicco Cerea e Heinz Beck, per il quale la designer olfattiva ha studiato una linea di fragranze sartoriali.