I segreti del mestiere
Per poter realizzare tanto il gianduiotto quanto le giacomette le giandujere devono sapere utilizzare con abilità due “coltelle” (così sono chiamate le spatole in gergo): una più grande con lama piatta quadrata, larga 6 e lunga 25, e un’altra piccola. La lama più grande viene ricoperta di uno strato di gianduia e con l’altra coltella se ne preleva una piccola dose e la si deposita sulla carta. “La prima difficoltà - continua a spiegarci Laura - sta nel riuscire a fare la schiena al gianduiotto, ossia “farlo stare su”, nonostante manchi il latte nell’impasto (la qual cosa aiuterebbe) e pure riuscire a tagliarlo prima che diventi troppo alto. E badate bene che ogni gianduiotto pesa tra i 10 e 12 grammi senza che sia passato dalla bilancia. La mano ormai ha il peso incorporato. Questo è un mestiere che richiede tempo perché lo si impari: bisogna riuscire a fare dei bei pezzi a un certo ritmo”.
“La giacometta – ci spiega Marco - ricetta solo nostra ereditata da Giordano, che la chiamava pralina (noi gli abbiamo cambiato nome), ha la stessa base del gianduiotto con l’aggiunta di granella di nocciole. La sua realizzazione però è ancora più delicata perché dev’essere lavorata una ad una e non ricavata da una striscia di impasto come per il gianduiotto. La sua forma è una sorta di montagnetta, a richiamare il cappello di Giacometta, la maschera femminile di Torino. E devo dire che è anche il cioccolatino qui più richiesto. Sarà che è una nostra esclusiva!
Mentre parliamo sono in corso diverse attività dentro il laboratorio perché sono tanti i prodotti realizzati, a partire da un cioccolatino, Alpinluce, creato nel 2013 con passito di Caluso, ma anche praline, i cosiddetti preferiti con ciliegia e maraschino, tris nocciole, rustici al caffè, mandorla, pistacchio...e molto altro, tuttavia continuiamo a ritornare alle giandujere, affascinati da tanta abilità.
Quando si tratta di realizzare i gianduioni da 3 hg fino a 3 kg ci vuole invece la forza di un uomo, nonostante normalmente questa mansione sia perfetta per una donna, che meglio riesce a dare forma al gianduiotto.
Tenere in vita prelibatezze senza tempo è certamente un esercizio non semplice ma sortisce l’effetto bussola: fa tenere l’orientamento!