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Le Identità Golose di Paolo Marchi sul valore rivoluzionario del rispetto.

02/01/2013

Le Identità Golose di Paolo Marchi sul valore rivoluzionario del rispetto.

E nove. Quando nel 2005 Paolo Marchi ebbe la coraggiosa intuizione di istituire, in Italia, un congresso di cucina d’autore in chiave internazionale che mettesse a confronto e in contatto le idee di tanti cuochi del mondo, la rivoluzione era già nell’aria. Perché prima di allora il nostro Paese presentava le proprie gastronomie, intessute di tradizioni e di innovazioni, all’interno di manifestazioni estere – una su tutte, Lo Mejor del La Gastronomia di San Sebastian, nei Paesi Baschi – e mai si era posto come padrone di casa autorevole e ospitante. Mai, prima di Identità Golose.
La kermesse in otto anni è cresciuta, ha corretto il tiro, si è evoluta: sono 300 i cuochi e i pasticceri che sono intervenuti fino all’anno scorso da 20 paesi del mondo, 4 sono le iniziative collaterali, molto più che spin-off, nate in parallelo: Identità London, Identità New York, Identità di Libertà – a San Marino – e la tappa cinese per Expo Shanghai.
L’edizione madre, quella di Milano, ha cambiato sede – da Palazzo Mezzanotte al Milano Convention Center di Via Gattamelata – e ogni anno propone un tema concreto e attuale, declinabile in diversi file rouge che delineano un programma ricco di dibattiti, incontri, show cooking: parole, gesti, immagini, saperi e sapori.


Il tema di quest’anno, vuoi perché siamo alla soglia del decimo anno o vuoi perché se ne sente mai come oggi l’esigenza, ritorna alle origini nell’approccio ma vuole fare più di un passo verso il futuro: “il valore rivoluzionario del rispetto” sarà il leit-motive della tre giorni di Milano, dal 10 al 12 febbraio 2013. Rispetto: per la natura e le sue materie prime, per i clienti e i loro soldi, per i cuochi e i ristoratori, rispetto per la verità che non è universale ma frutto di confronto e ricerca continua. Valore: perché forse c’è bisogno di fermarsi a ricordare o a scoprire cosa vuol dire questa parola, di considerarla non solo nell’ottica diventata così familiare da essersi trasformata in pratica automatizzata del “saper (e dover) fare”, ma di rileggerla nella mappa umanistica e sistemica del “saper (e voler) essere”. Rivoluzionario: perché leva inutili avanguardismi in favore di un approccio di sostanza, di semplicità, di creatività al suo stato puro, quello che fonde la fantasia con la concretezza, e di talento, di studio e di rigore, in cucina ma anche – e finalmente – in sala. A ragionare sul tema ci saranno dunque cuochi, pasticceri, pizzaioli e per la prima volta i maitre di sala, che apriranno il congresso domenica 10 febbraio.


 Più nel dettaglio:


Domenica 10 febbraio Massimiliano Alajmo inaugura il programma chiamando sul palco giovani chef di talento in arrivo da Italia, Spagna, Francia, Svezia, Brasile e Singapore.
Il tema della giornata sarà la pasta, con Identità di Pasta e, per la prima volta, saliranno in cattedra i maestri di sala (Identità di Sala), una novità che apre una nuova prospettiva sul valore del servizio inteso come fondamentale e delicatissimo anello di congiunzione fra gli ospiti al tavolo e chi lavora ai fornelli. Tra i protagonisti Antonio Santini Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, padre indiscusso del servizio italiano, Josep Roca del Celler de Can Roca a Girona, sancta sanctorum della cucina d’avanguardia, diretto in efficace sintonia con i fratelli Jordi (pasticcere) e Joan (cuoco), Alessandro Pipero maitre-sommelier-patron con grandi abilità affabulatorie oggi al ristorante Pipero al Rex, a Roma.
Tutto il programma della giornata qui: http://www.identitagolose.it/sito/it/congresso_edizione.php?id_cat=10&id_art=2266


Lunedì 11 febbraio grazie spazio al dibattito con i cuochi di Italia, Europa e Mondo (da Massimo Bottura a Carlo Cracco, da Gennaro Esposito a Davide Oldani con Daniel Humm- USA, Joan Roca-Spagna e David Kinch-USA… ). Nelle due sale tematiche, Identità di Pizza (sul palco sono attesi, fra gli altri, il pizzaiolo campano Gianfranco Iervolino con la sua pizza nouvelle vague e Stefano Callegari inventore del celeberrimo e supergoloso trapizzino) e Identità Naturali con nuove voci e interpreti in arrivo dal Peru e dalla Spagna.
Tutto il programma della giornata qui: http://www.identitagolose.it/sito/it/congresso_edizione.php?id_cat=10&id_art=2267


Martedì 12 febbraio da non perdere Dossier Dessert, organizzato da otto anni in collaborazione con Valrhona. Un tuffo nel mondo del dessert con 5 grandi patissier in arrivo da Italia, Francia e Spagna che, insieme, contano ben 14 stelle Michelin. Al mattino inoltre la kermesse accoglierà 4 chef e un pasticcere, Domenique Persoone, considerato tra i cioccolatieri più trasgressivi del mondo, della regione ospite del 2013, le Fiandre.
Tutto il programma della giornata: http://www.identitagolose.it/sito/it/congresso_edizione.php?id_cat=10&id_art=2268


Prestigiosi i partner dell’edizione numero 9: Consorzio Tutela Grana Padano, Acqua Panna-S.Pellegrino, Birra Moretti, Lavazza, Mirafiore-Fontanafredda e Molino Quaglia quale fornitore ufficiale della farine utilizzate al congresso.


Non resta che attendere il 10 febbraio, ma l’adrenalina sta già scorrendo: e vedremo se, come scriveva Ernest Hemingway, anche a Identità Golose la rivoluzione sarà una catarsi.


Alessandra Locatelli

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