È o non è importante? Invece lo dipingiamo, con il risultato che i giovani lo rifuggono come opportunità, come un mestiere umile, di sacrificio, di fatica.
Certo, non sono rose e fiori, ma come tutti i mestieri, se fatti con dignità e maestria, diventano lo scopo stesso della vita.
“L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro” recita l’art.1 della nostra Costituzione. Vorrà pur dire qualcosa? Avrà pure un significato quella frase frutto di un lungo periodo di dramma, di crisi profonda, di un paese lacerato e diviso?
Da quella frase l’Italia ha ripreso forza, è diventata, o meglio, è tornata ad essere un grande meraviglioso paese, oggi apprezzatissimo in tutto il mondo, anche e proprio per il modo di accogliere e fare cucina. Quindi cominciamo a essere orgogliosi di chi siamo, della terra in cui viviamo, della gioia reale, non virtuale, che possiamo regalare alle persone.
Non risolveremo certo così i problemi che oggi affliggono la ristorazione ma a un ragazzo, al posto di parlare di umiltà (parola davvero orribile per descrivere questa professione), raccontiamo un progetto di ristorazione, coinvolgiamolo nelle scelte, ascoltiamone le parole, i suggerimenti; è probabile che faremo tutti un passo avanti.