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Legumi in tavola, abbinamento corretto e varietà di scelta

16/02/2022

Legumi in tavola, abbinamento corretto e varietà di scelta

Tra le materie prime alla base della cucina contadina, i legumi sono da sempre diffusi e apprezzati.
Un piatto tipico del luogo di appartenenza è espressione della cultura, delle condizioni ambientali ed economiche del territorio, delle tradizioni delle popolazioni ad esso legate. 

Ciò è particolarmente evidente nel caso della Dieta Mediterranea dove il cibo e la sua preparazione, a partire dagli ingredienti, esprime una serie di simboli, di valori e relazioni che ne arricchiscono il significato, di per sé prezioso per la sua componente nutritiva: il piatto della tradizione diventa un’attrazione che va oltre la funzionalità dell’alimentazione ed entra nella dimensione multisensoriale. 

Alcune tipologie di legumi, conservati in modi differentiAlcune tipologie di legumi, conservati in modi differenti

La riconducibilità delle materie prime – come i legumi - al territorio diventa un indicatore dell’offerta e il menù ideale svolge la funzione di condurre lungo una mappa interattiva che guida attraverso la conoscenza di luoghi di produzione e di consumo: al ristorante, il turista assaggia, degusta e sperimenta, impara e conserva il significato culturale. 

Fagiolo e arachide provengono dall’America, la soia dall’estremo Oriente, gli altri legumi sono tipicamente originari del bacino del Mediterraneo e del vicino Oriente. Sono tra i cibi più diffusi nell’antica Roma, per l’alimentazione della plebe e degli schiavi. Nel Medioevo, costituiscono la principale fonte di sostentamento di tutti i diversi strati sociali: rimangono a lungo legati alle cucine regionali fino al ventesimo secolo quando, con la scoperta della Dieta Mediterranea come valore nutrizionale, l’alimentazione povera di grassi animali e ricca di fibre, di carboidrati e proteine vegetali entra in auge, favorendo una ripresa del consumo dei legumi

Legumi in tavola, abbinamento corretto e varietà di scelta

Nella tradizione italiana, i più utilizzati sono i fagioli, le lenticchie, i piselli e i ceci, protagonisti della cucina ragionale: pasta e ceci, pasta e fagioli, riso e piselli, un’infinità di zuppe e minestre che, con l’aggiunta di verdure, costituiscono un pasto quasi completo di tutti i nutrienti essenziali. Sono costantemente disponibili: freschi, secchi o in scatola, stufati, lessati, in purea o in farina. La farina di legumi viene utilizzata per la produzione di pasta naturalmente senza glutine; il pisello, diventa ottimo ingrediente in pasticceria nelle linee di dolci con pochi zuccheri aggiunti. 

La diffusione di regimi alimentari come quelli vegetariano e vegano, ha permesso di rivalutare un cibo considerato in passato “povero” e oggi ingrediente pregiato e di grande valore nutrizionale come conferma la dottoressa Evelina Flachi, specialista in Scienza dell’Alimentazione: “I legumi sono alimenti adatti alla preparazione di piatti leggeri ma ricchi di proteine, soprattutto se abbinati ai cereali e possono completare l’apporto di amminoacidi essenziali di cui l’organismo ha bisogno. È consigliabile l’uso delle lenticchie, legumi spesso sottovalutati, che suggeriscono un ottimo accompagnamento anche a piatti proteici: sono ricchissime di ferro, sebbene meno disponibile del ferro contenuto nelle proteine animali, e di fibre, che hanno la proprietà di ridurre l’assorbimento dei grassi compresi negli alimenti che le accompagnano. Il piatto di lenticchie, cucinato in modo appropriato con olio d’oliva, risulta ben digeribile e l’aspetto fermentativo, spesso associato al consumo dei legumi, viene attenuato. 

Questo non significa che i legumi rappresentino un’alternativa alla carne, non possiedono tutti gli amminoacidi essenziali presenti nelle proteine di origine animale e, per completare il quadro proteico, devono essere abbinati ai cereali e associati a una quota di proteine animali che può essere fornita dal pesce che ha un tempo di digeribilità inferiore a quello della carne e si sposa perfettamente con gli alimenti ricchi di fibre e proteine raggiungendo un equilibrio ottimale”.


Foto di copertina: Pasta e Ceci all'Osteria di Golpaja, a Villa Petriolo in Cerreto Guidi (FI)

a cura di

Marina Caccialanza

Milanese, un passato come traduttrice, un presente come giornalista esperta di food&beverage e autrice di libri di gastronomia.
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