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L’Hosteria dietro le quinte della storica Salumeria Giusti a Modena

27/11/2024

L’Hosteria dietro le quinte della storica Salumeria Giusti a Modena

Fra i tanti vanti di Modena c’è la salumeria più antica d'Europa. In via Farini 75, a pochi passi dalla Ghirlandina, fin dal 1605 ha sede la Premiata Salumeria Giusti, fondata da Giovanni Francesco Justi (secondo la grafia del cognome a quell’epoca) che dal 1598 era iscritto alla “Lista dei Lardaruoli e Salsicciari“ per potere esercitare in città l’arte della lavorazione della carne di maiale. Da allora è stato un crescendo di successi. In tempi relativamente più recenti, la Famiglia Giusti è stata protagonista delle cinque Esposizioni Universali di Parigi nel diciannovesimo secolo, vincendo diverse medaglie d'oro con il suo Aceto Balsamico Tradizionale. La fama della salumeria superava i confini urbani, grandi personaggi della storia facevano parte della clientela, quali il Duca Cesare d’Este e Gioacchino Rossini che da Parigi scriveva per ordinare la "salsiccia fina di Giusti". Nei passaggi generazionali, la bottega con annesso macello è stata portata avanti sempre dalla stessa famiglia fino al 1980, quando il signor Giuseppe Giusti, arrivato alla pensione, decide di cedere l'attività al "ragazzo di bottega", Adriano Morandi detto “Nano”, tenendo per sé solo l’acetaia in cui la famiglia continua a produrre aceto balsamico tradizionale di Modena. 

 

La bottega si portava in dote anche il macello retrostante che da tempo era diventato un magazzino. Erano ormai lontani gli anni in cui vi si alternava la lavorazione della carne di maiale con quella d’oca, da cui si ricavavano prelibati salumi, secondo la tradizione della comunità ebraica modenese. La pratica della macellazione all'interno delle mura di Modena si era gradualmente estinta nella prima metà del XX secolo in conseguenza dei cambiamenti nelle abitudini alimentari e sociali, dello sviluppo degli allevamenti industriali e dell'introduzione di norme sempre più stringenti in materia di igiene alimentare.

Nel 1989, ci pensa l’instancabile Adriano a fare rinascere a nuova vita il retrobottega del negozio restaurando in modo pregevole il vecchio macello per ricavarci un ristorantino di soli 4 tavoli, convincendo la moglie Laura, che lavorava in banca, a diventare cuoca dell'Hosteria Giusti. Da allora, ogni giorno, dal martedì al sabato, solo a pranzo, dietro le quinte opulente della salumeria, si apre un piccolo, accogliente palcoscenico capace di ospitare da un minimo di 8 fino a 24 “spettatori”, dove va in scena la grande tradizione della cucina modenese. La sera aprono una volta a settimana solo per eventi particolari, come degustazioni di vini, oppure per gruppi organizzati, creando una tavolata centrale che può accogliere dalle 14 alle 18 persone.

La Famiglia MorandiLa Famiglia Morandi

L’Hosteria è dotata di un ingresso autonomo da vicolo Squallore, che è una derivazione cieca di via Farini, dove in estate vengono allestiti anche dei tavolini per mangiare all’aperto. Non fatevi trarre in inganno dal nome di questa minuscola via perché non sta a indicare un luogo decadente o malfamato, tanto meno si riferisce al fatto che era parte del ghetto ebraico di Modena, situato proprio tra vicolo Squallore, via Corbellini e via Taglio. Il termine origina da "squallo", ovvero dal fatto che la via era chiusa, un vicolo cieco. In passato era infatti una delle viuzze urbane più esterne che terminava contro le mura della città.

La maggior parte dei clienti predilige arrivare in sala compiendo una passerella trionfale nella salumeria, fra le Berkel schierate sul bancone, i salumi e il Parmigiano Reggiano in bella mostra. Prima di entrare però, ripercorriamo le tappe che segnano l’attività dell’azienda fino ai giorni nostri. Nel 1993, entra al lavoro Matteo, primogenito di Adriano e Laura Morandi. Dopo una parentesi a banco in salumeria, si specializza nel mondo del vino aiutando il padre in Hosteria, ampliando la scelta di etichette della Bottiglieria. Oggi Matteo si occupa principalmente del ristorante e della selezione e vendita del vino, oltre all'organizzazione di eventi legato al mondo enogastronomico per le Morandi Experience

Sei anni dopo, una volta terminati gli studi magistrali, la secondogenita Cecilia si unisce allo staff cominciando a lavorare a banco in salumeria e poi occupandosi del servizio del pranzo in Hosteria.

Nel 2005 viene a mancare improvvisamente “Nano” e la sua passione e la continua voglia di migliorare vengono raccolte dalla moglie e dai figli che nel 2006 riescono ad acquistare l’immobile, garantendo un futuro ancor più solido alla storica bottega.

L’Hosteria dietro le quinte della storica Salumeria Giusti a Modena

Dopo il diploma all’istituto alberghiero di Castelfranco e una breve parentesi nel mondo del catering, nel 2018 entra in azienda la terza generazione della famiglia, Daniele, primogenito di Matteo. Affiancato dalla Nonna Laura impara a tirare la sfoglia e le tecniche e le ricette che hanno fatto la storia della tradizione modenese e del ristorante, fino ad assumere appieno la responsabilità della cucina dove può contare su due validi aiuti in Romina e Luca.
È Cecilia che accoglie i clienti in sala riuscendo a trasmettere il calore di un ambiente famigliare e l’entusiasmo per il proprio lavoro. Il menu varia con le stagioni, qualunque portata scegliate non potrete sbagliare ma non perdetevi il cotechino impanato e fritto abbinato allo zabaione al lambrusco di Sorbara, roba da trattenere a fatica la voglia di alzarsi in piedi ad applaudire. Gnocco fritto e salumi non mancano mai. È lei stessa che seleziona salumi e formaggi direttamente con i produttori che garantiscono da anni un’alta qualità artigianale. Il prosciutto DOP di Parma, preferito rispetto ad altri per la sua dolcezza, lo fornisce Galloni di Langhirano https://galloniprosciutto.it/. Coppa, pancetta, culatello e salami arrivano da un altro produttore parmense, Dalla Tana, di Roncole Verdi, Busseto www.dallatana.it. La tipologia modenese di salame la prendono da Franceschini a Spilamberto https://franceschinigino.it/ che produce anche l’ottimo, delicato cotechino seguendo rigorosamente la vecchia ricetta del signor Giusti.

Cotechino Fritto con Zabaione al SorbaraCotechino Fritto con Zabaione al Sorbara

La mortadella è la Favola di Palmieri insaccata nella cotenna di maiale www.mortadellafavola.it/

Il Parmigiano Reggiano 24 mesi proviene dalla Latteria Due Madonne di Reggio Emilia da dove, nel periodo prenatalizio, arrivano anche delle forme stagionate 36-40 mesi www.latteriaduemadonne.com

È utile aggiungere che, visto il ridotto numero di coperti, la prenotazione va fatta con largo anticipo, come ben sanno i tanti stranieri che frequentano l’Hosteria, la maggioranza dei quali americani che prefigurano per tempo le tappe del loro pellegrinaggio epicureo nel regname di Bengodi che unisce l’Emilia alla Romagna con le sue esclusive ricchezze eno-gastronomiche.  

La ricetta dello gnocco fritto dell’Hosteria Giusti

INGREDIENTI

per circa 750 g di impasto

  • 500 g Farina “00”
  •   50 g Burro 
  •     2 cucchiaini di sale fino
  •   25 g Lievito di birra (sciolto in acqua tiepida)
  • Acqua minerale frizzante q.b
  • Olio di semi per friggere q.b

PROCEDIMENTO

Impastare tutti gli ingredienti fino a ottenere una massa omogenea. Metterla a lievitare per circa 30 minuti in un luogo riparato, coperta con un canovaccio.

Lavorare l’impasto, stenderlo con il mattarello fino a 3 mm circa di spessore. Tagliare a losanghe o a quadrati

Friggerlo in padella di ferro con abbondante olio di semi.

 

 

Hosteria Giusti

Enogastronomia Giuseppe Giusti

Via Farini, 75, Modena

Tel. 059.222533

www.hosteriagiusti.it

a cura di

Bruno Damini

Giornalista scrittore, amante della cucina praticata, predilige frequentare i ristoranti dalla parte delle cucine e agli inviti nei salotti preferisce quelli nelle cantine. Da quando ha fatto il baciamano a Jeanne Moreau ha ricordi sfocati di tutto il resto.

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