Queste sono le riflessioni che abbiamo fatto al cospetto di un cuoco che mette l’anima nella gestione del suo ristorante: Michele Zago, titolare de Lo Stappo wine & food, un ristorantino che funziona, avendo i tavoli solo all’aperto, da marzo a inizio novembre, a Borghetto (VR), uno dei borghi più belli d’Italia. Aperto da una decina d’anni, da quando questa parte del borgo, composta dai mulini ad acqua risalenti al ‘400, è stata ristrutturata ricavando due ristoranti, un bar gestito dal figlio di Michele, Stefano, e alcune camere per gli ospiti. Il tutto è un’autentica magia, di quelle che si vivono in “una notte dell’estate italiana”.
La cucina di Michele è essenziale, con ricette della tradizione come i tortellini di Valeggio e una buona mano nella preparazione del pesce. In sala, una terrazza solcata dalle acque del Mincio, opera uno staff giovane sapientemente guidato dal direttore Mario Cicalese e dall’altro figlio di Michele, Samuel che ci ha incantato con i gesti prima ancora che con le parole. Gesti nel preparare davanti a noi l’impiattamento di un rombo alla mediterranea che ha letteralmente attratto l’attenzione del tavolo vicino, dove due turiste straniere ci osservavano con tutta la bonaria invidia possibile.