Con 5,2 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato – come rilevato dai dati sulla campagna 2016-2017 elaborati dall'ANICAV – l’Italia diventa il secondo trasformatore mondiale dopo gli USA e rappresenta il 14% della produzione mondiale e il 49% del trasformato europeo, con un fatturato totale di oltre 3,1 miliardi di Euro. La Cina con 5,15 milioni di tonnellate continua a segnare un calo produttivo. Circa il 60% delle produzioni è destinato al mercato estero sia verso l'Europa (Germania, Francia, Regno Unito) che verso gli altri Paesi (USA, Giappone, Australia), con un valore dell'export pari a 1,6 miliardi di euro.
"Una filiera importante, la nostra, – fa notare Giovanni De Angelis, direttore generale di ANICAV - nel panorama dell'agroindustria italiana, che, tuttavia, rileva ancora grandi criticità nel rapporto con il mondo agricolo, nonostante i notevoli sforzi fatti negli ultimi anni con la creazione e la valorizzazione di soggetti interprofessionali utili a garantire la definizione di regole comuni e una programmazione efficace. Valorizzare la filiera per competere è l'unica possibilità di concreto rilancio del nostro settore - conclude De Angelis - e sarà proprio questo il tema dell'annuale appuntamento, organizzato dall'ANICAV, Il Filo Rosso del Pomodoro, il 2 dicembre a Napoli, giunto alla sua quarta edizione. Una giornata interamente dedicata alla filiera del pomodoro da industria e all'approfondimento di tematiche di interesse del comparto".