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L’Oro di Doha

12/11/2022

L’Oro di Doha

Ha aperto recentemente al Dusit Hotel & Suites-Doha. È ristorante e bar e porta la cucina italiana in Qatar secondo la visione e l’esperienza di uno chef che ha trasmesso la cultura della cucina italiana nel mondo e ne ha fatto un punto di forza. 

Alfredo Russo, noto per i suoi ristoranti gastronomici in tutto il mondo, si propone con Oro di servire un'autentica esperienza italiana di livello, lontana dai cliché e incentrata nella valorizzazione di ogni elemento

Lo chef torinese, infatti, patron de Il Dolce Stil Novo a la Reggia - Venaria Reale, dopo aver portato il suo concetto di The Modern Eating a Londra e in Turchia approda a Doha, Qatar, dove nell’elegante ambiente del Dusit Hotel & Suites-Doha propone un menù con classici rivisti e piatti d'autore realizzati dalla giovane brigata guidata dallo Chef Gavi.


Il luogo è prestigioso, Doha capitale del Qatar, è crocevia tra est e ovest, anello di congiunzione tra mondi diversi.  Le stelle del firmamento mondiale sono di volta in volta approdate, dalla Francia al Giappone, dal regno Unito all’Italia, con nomi eccellenti ai quali, oggi, si unisce Alfredo Russo con Oro, ristorante di alto livello che, tra soffitti alti e interni audaci, la sera si trasforma in bar. Un locale internazionale impreziosito dallo stile italiano e dalla classe dello chef torinese che afferma: “Portare all’estero la cucina italiana, specialmente in Paesi lontani e diversi dal nostro, vuol dire modulare l’offerta attraverso diversi criteri. Innanzi tutto, occorre verificare la disponibilità degli ingredienti, passaggio indispensabile. Il passo successivo consiste nel valutare le materie prime locali, che sono sempre tante, varie e interessanti, per capire come utilizzarle all’interno delle nostre ricette. Può capitare di fare scoperte straordinarie, ingredienti a noi sconosciuti che si rivelano preziosi e perfettamente integrabili, che meritano di essere valorizzati. Inoltre, e non è un dettaglio trascurabile, questo ci permette di contribuire a favorire l’economia locale”. 

Chef Alfredo RussoChef Alfredo Russo

È un lavoro di programmazione molto accurato quello che chef Russo suggerisce, come è giusto che sia; un lavoro nel quale nessun elemento deve essere trascurato. 

Trasmettere la cultura culinaria di un popolo, inoltre, è certamente un aspetto fondamentale; è anche un’attività che deve essere messa in pratica con grande senso di responsabilità

Spiega Alfredo Russo: “Quando andiamo all’estero, cerchiamo di essere puristi per quanto possibile perché stiamo trasmettendo la cultura della cucina italiana. Questo non significa, però, entrare a gamba tesa e imporre violentemente uno stile che ad alcuni potrebbe risultare incomprensibile per motivi culturali, etnici o religiosi. Occorre delicatezza per accompagnare la popolazione locale a comprendere gusti e tecniche ad essa estranei. Un ristorante è sempre un’attività commerciale, inoltre, ed è importante avvicinarsi e inserirsi nel contesto con equilibrio e armonia. Nel momento in cui il pubblico ha compreso e apprezzato, allora, possiamo offrire maggiori approfondimenti e interagire di più. Del resto è il concetto stesso di ospitalità che richiede cautela e rispetto per le culture altrui”.

Chef Alfredo e Chef GaviChef Alfredo e Chef Gavi

Con questa filosofia, Alfredo Russo porta a Doha il suo concetto di The Modern Eating, approccio contemporaneo per una modernità ricca di esperienza culinaria classica, uno stile in cui sono valorizzati gli ingredienti sempre distinguibili e con ogni componente al posto giusto. Piatti sani, veri ed eleganti che stupiscono per l’estrema attenzione al dettaglio e con una tecnica di esecuzione precisa, priva di complicazioni inutili.

Da Oro, una brigata giovane, guidata dallo chef Gavi, ragazzi che hanno voglia di crescere professionalmente: “I giovani con la voglia di fare – afferma chef Russo – sono tanti, sia italiani sia stranieri, e sono sempre benvenuti ovunque. Il primo stimolo deve essere l’ambizione, il desiderio di imparare, il resto è soggettivo e dipende dal contesto di provenienza. Da Oro abbiamo creato una bella brigata con giovani di molti Paesi; abbiamo italiani splendidi e ragazzi asiatici molto promettenti. È un ottimo inizio”.

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