Quanto alla cucina farà tesoro delle tecniche più attuali acquisite nelle precedenti esperienze, applicate però ai piatti poveri, contadini della sua terra: i piatti della memoria, come li chiama lui.
Così nel 2015 nasce l’Osteria al Borgo che vedrà lui, affiancato dalla madre, interprete di ricette che connotano da sempre Avigliano, con la freschezza di migliorie che salvaguardino la qualità dei prodotti utilizzati. Una cucina di cuore in cui non cercare la perfezione dei piatti, che risulterebbero standardizzati. “I piatti – dice Rocco - devono essere imperfetti, dare emozioni diverse”.
Con questo spirito mette mano al baccalà, da sempre protagonista delle tavole aviglianesi e in generale delle popolazioni dell'entroterra lucano, lontano dal mare. E proprio grazie alla semplicità di conservazione e trasporto, questo prodotto ha sempre rappresentato una buona alternativa ai piatti a base di carne. Avigliano in particolare ancora oggi è motivo di incursione dalle vicine zone (da Potenza ma anche fuori regione, Puglia e Campania) proprio per un buon piatto di baccalà, cucinato in più varianti. La più nota è il baccalà all’aviglianese, che Rocco propone nel dialetto locale come Baccalaj cu gli peprinij rosica rosica (così ad Avigliano chiamano i peperoni cruschi, che scrocchiano quando li si mangia).