Dopo 5 anni arriva il riconoscimento IGP che premia semplicità e tradizione, e dimostra che "si può ancora fare la differenza con 10 uova e 1 kg di farina". Parola di Vincenzo Spinosi.
Se chiedessimo a 100 di voi lettori qual è il piatto simbolo d’Italia, siamo convinti, e le statistiche accreditate ci danno ragione, che quasi l’80% citerebbe una ricetta a base di pasta. Bene, in questo inizio di settimana vogliamo segnalarvi una buona notizia: buona, perché rappresenta la vittoria della semplicità e della storia contro la tanta arroganza che impera intorno a noi, perché racconta di persone che hanno fatto di un paese di 2000 anime un simbolo riconosciuto in tutto il mondo, e perché siamo credenti e praticanti di un credo, quello che recita che le sfide si vincono in un modo solo, credendoci, mettendosi in gioco onestamente e non dimenticando chi si è.
La notizia è il riconoscimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea serie L n. 302/16 del 13 novembre 2013 della IGP ai Maccheroncini di Campofilone, dopo cinque anni di impegno costante dell’Associazione Produttori Maccheroncini di Campofilone, nata appunto nel 2008 e capitanata da Vincenzo Spinosi, “il” produttore di questa pasta all’uovo che deve solo essere mangiata e non spiegata.
“Il bello di questo riconoscimento è che dimostra che non ci vuole chissà cosa per essere unici… 10 uova, 1 kg di farina e la storia delle famiglie di Campofilone hanno fatto la differenza, senza inventare niente di avveniristico, ma mettendo in pratica un’attenzione alle regole e al rispetto della materia prima che non è eccezione, ma semplice reiterazione di ciò che da sempre si fa qui, rendendo omaggio alla pasta all’uovo che alleviava le tavole la domenica e nei giorni di festa e alle tradizioni locali, tutte femminili, con le donne che facevano a gara nel tirare la sfoglia più sottile”. Così ci racconta un Vincenzo Spinosi allegro – e ha motivo di esserlo – e orgoglioso più che mai, e una sua frase, breve ma esaustiva, può riassumere il significato che questo riconoscimento assume per questa gente ma anche nel resto del mondo: “Non c’è solo l’elettronica, nell’era dell’I-pad vince ancora chi fa le cose in maniera semplice, facendo parlare la storia”.
Spinosi ringrazia i colleghi che hanno condiviso il suo percorso “e il Comune di Campofilone per averci sostenuto e aiutato, i professionisti che con puntuale competenza e passione ci hanno accompagnato e oggi festeggiano con noi”, come il sindaco di Campofilone, Ercole D’Ercoli, che ha espresso grande soddisfazione per il raggiungimento della denominazione IGP: “È stato un lavoro di squadra affascinante, a volte difficile e insidioso ma di certo appassionante e stimolante. Questo risultato è la vittoria di tutto il paese in cui sono nati e cresciuti. Il prossimo step, al quale stiamo già lavorando, sarà la costituzione del Consorzio di tutela, unico soggetto legittimato alla tutela e valorizzazione di questo preziosa specialità.”
Tanti auguri da tutti noi.
Alessandra Locatelli