Scrive in apertura Orso Maria Giovanni Brera: “sono l’ultimo rimasto della nidiata di Gianni Brera. Sono spesso sollecitato a raccontare qualcosa di originale e vero sul suo mondo che altrimenti sparirebbe. Questa volta me l’ha chiesto/consigliato mia moglie. Quindi obbedisco con l’unico imperativo che è possibile rivolgere a una signora: comandi, farò quel che potrò”.
Nasce così questo libro che è una sorta di dizionario di Gianni Brera dall’A alla Z e oltre.
Parole che, per il grande giornalista, avevano un significato preciso come il No.
“Non lo diceva spesso, anzi, preferiva, come tutti, dire di si. Il suo no, però, era squillante e definitivo, come quello della sorella, maestra Alice. Quel che è certo è che non gli piaceva comandare e per evitarlo aveva abbandonato la direzione della Gazzetta dello Sport, primo direttore sotto i trent’anni nella storia del nostro giornalismo”.
Si finisce con la Z di Zot!
“Un attimo ed è andato, lasciando come tutti un buco incolmabile. La sera prima si era abbuffato di Ragot d’oca. La fine che si augurava. Non ha neanche dovuto digerire”. Sono poche pagine, un centinaio, ma qui si conosce davvero chi è stato e cosa è stato Gianni Brera.
Mai paura
Orso Maria Giovanni Brera
Cinquesensi editore
Pagg. 105
Euro 15,00