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Mamm, falce e cervello

22/07/2022

Mamm, falce e cervello

Una giornata di riflessione, emozioni e allegria per vivere concretamente i temi portanti del manifesto dei PAU: Panificatori Agricoli Urbani, il gruppo nato nel 2018 che ha come intento comunicare il legame imprescindibile tra il lavoro in campo e il mestiere artigiano. Scopo del movimento è portare sulle tavole un pane buono, salubre e genuino e condividere i valori sociali e ambientali che uniscono e aggregano coloro che vi aderiscono. La visione del panificatore agricolo urbano racconta il pane del futuro e un percorso che dal campo arriva alla tavola del consumatore.

La giornata del 3 luglio scorso ha visto la partecipazione di tanta gente, riunita all’Az.Agr.Villa Job di Pozzuolo del Friuli (UD). È stata anche l’occasione per ribadire i 10 punti del manifesto dei PAU:

  1. fare il pane è un atto agricolo
  2. il panificatore è un paesaggista
  3. il pane ha nome e cognome
  4. i laboratori dei panificatori hanno pareti trasparenti
  5. crediamo in un futuro artigiano
  6. il panificatore è un soggetto dinamico
  7. le nostre botteghe sono presidio di gentilezza
  8. il pane è nutrimento
  9. il pane è relazione
  10. siamo espressione della biodiversità.
Mamm, falce e cervello

All’incontro hanno partecipato esperti di varie provenienze come Max Plett di Ufficina che ha moderato la tavola rotonda guidata dalla docente di Scienze Gastronomiche di Pollenzo Cinzia Scaffidi, durante la quale si sono confrontati Pasquale Polito e Clementina di Forno Brisa, Matteo Piffer di Panificio Moderno, Francesca Casci Ceccacci di Pandefrà, Valeria Messina di Forno Biancuccia ed Elisabetta e Michele di Panetteria Rio.

Mamm, falce e cervello

La giornata, tra musica, allegria, buon cibo e vini genuini, è stata animata anche da testimonianze e riflessioni, tre tipi di esperienze suddivise in tre argomenti: cambio vita, cambio stile, ri-cambio.

Storie di cambiamento di vita sostanziale fatto di rinunce, salti nel vuoto e ricerca della felicità segnato da un ritorno alla natura; storie di un percorso fatto di sviluppo, crescita e consapevolezza; storie di cambio generazionale forzato, non voluto o cercato ma accolto e compiuto per valorizzare chi non c’è più e conservarne il valore. Racconti di impegno, sofferenza e tenacia che hanno stimolato riflessione e responsabilità.

Tra street food e momenti di aggregazione, gli obiettivi di questa prima edizione di Mamm, falce e cervello sono stati raggiunti e hanno creato nuove collaborazioni, nuove connessioni sincere e progetti per un mondo agricolo sostenibile fatto di persone, storie, diversità ed etica lavorativa.

a cura di

Marina Caccialanza

Milanese, un passato come traduttrice, un presente come giornalista esperta di food&beverage e autrice di libri di gastronomia.
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