L’associazione delle Città del Vino ha creato un laboratorio di formazione itinerante rivolto a dipendenti pubblici, operatori privati e semplici appassionati per conoscere tutto sulle tecniche di degustazione, la filiera produttiva e le ultime offerte di accoglienza nei territori del vino italiano.
È Città del Vino Lab, un progetto che partirà dal prossimo anno, e approfondirà le tematiche legate alla valorizzazione dei centri storici e del loro rapporto con la campagna, la tutela dell'ambiente, la trasmissione della memoria locale e la promozione del territorio, il turismo del vino, l'educazione alimentare, il recupero di aree rurali dismesse o degradate e di spazi verdi, l'uso dei voucher per sostenere l'occupazione e la sicurezza sul lavoro, la creazione di marchi di qualità sotto la regia di un Comitato Scientifico di operatori, professionisti, docenti ed esperti.
''Con questo nuovo progetto - ha spiegato il presidente Giampaolo Pioli - le Città del Vino vogliono svolgere un ruolo concreto di azione politica e di attivazione di buone pratiche, fornendo alle amministrazioni locali gli strumenti più idonei ed aggiornati a promuovere il buon governo ed il benessere collettivo nei territori del vino. Proponiamo ai nostri comuni una vera e propria cassetta degli attrezzi, a cui attingere a piene mani''.
Tra i corsi già preparati, si segnalano “Bere moderato e consapevole”, pensato per agenti di polizia e di quanto lavorano con gli studenti in vista degli esami di guida, per aiutarli a promuovere il corretto consumo del vino da parte dei giovanissimi. L’altro corso, “Modelli di marketing urbanistico per i territori del vino”, è destinato invece a sindaci e amministratori pubblici, in particolare quelli addetti alla promozione del territorio, per aiutarli a individuare nelle tradizioni e nelle aree a vocazione vitivinicola un’ottima risorsa di sviluppo. Il corso, in particolare, permette di approfondire le dinamiche di promozione via web dell’offerta enoturistica, con l’aiuto di professionisti del settore.
''Il laboratorio - ha concluso Pioli, durante la conferenza stampa di presentazione, ospitata dalla Provincia di Milano - dovrà raccogliere le competenze già presenti nei territori, tradurle in supporti operativi su misura per le esigenze particolari dei Comuni del Vino, e diventare punto di riferimento per riflettere e fornire risposte sulle politiche territoriali e, viceversa, da queste trarre indicazioni e contributi per il miglioramento del sistema nazionale”.