Cerca

Premi INVIO per cercare o ESC per uscire

Mangiare in un trabucco dall’Abruzzo alla Puglia

22/08/2023

Mangiare in un trabucco dall’Abruzzo alla Puglia

Antichi e sospesi, come ragni giganti che tentano di entrare in mare, i trabucchi hanno ispirato poeti ed artisti. Gabriele D’Annunzio, durante una vacanza a San Vito Chietino, ne rimase così affascinato da descriverli nel suo romanzo Trionfo della morte del 1894: “La macchina pareva di vivere di una vita propria, aveva un'aria e un'effige di corpo animato”. Diffusi soprattutto tra la Costa dei Trabocchi abruzzese e il Gargano, in Puglia, alcuni esemplari sono presenti anche sulla costa molisana.

Cosa sono i trabucchi?

Chiamati anche trabocchi o travocchi, sono costruzioni in legno: talvolta simili alle palafitte, altre ancorate a uno sperone di roccia. Realizzati principalmente con grossi tronchi di pino d’Aleppo, dal corpo centrale si allungano dei bracci chiamati antenne. Sono queste ultime a sostenere il trabocchetto, ovvero la rete a maglie strette. Si suppone abbiano origini fenici, rappresentarono uno strumento prezioso per poter pescare anche in condizioni avverse e, soprattutto, senza doversi avventurare in mare. Resistenti alla salsedine ed elastiche al punto da resistere ai venti, i trabucchi in buone condizioni oggi sono sempre più utilizzati per il turismo. Alcuni di loro, soprattutto quelli già organizzati per la ristorazione, propongono soluzioni per poter celebrare matrimoni e festeggiare occasioni speciali.

Da trabucchi a ristoranti: 5 indirizzi da non perdere

Il numero più cospicuo di trabucchi destinati alla ristorazione si concentrano sulla Costa dei Trabocchi in Abruzzo e nella zona alta del Gargano. In genere, aprono in tarda primavera e restano in attività fino al mese di ottobre e sono gestiti dalle famiglie che hanno ereditato le antiche costruzioni. Li accomuna un menù tendenzialmente semplice, il quale si basa sul pescato fresco e sui prodotti tipici locali. Nei trabocchi abruzzesi troverete le sagne (pasta fresca tipo tagliatelle ma più corte) e il brodetto di pesce, in quelli pugliesi i troccoli (pasta fresca tipica simile a tagliolini spessi). 

Trabocco Pesce Palombo

Nato cento anni fa, il trabocco Pesce Palombo si trova a Fossacesia, in provincia di Chieti. Crollò per una mareggiata nel 1979, ma la famiglia Verì lo ricostruì, riuscendo a riaprirlo nel 2001. Costretto a chiusura per alcuni anni tra il 2018 e il 2020, oggi è tornato ad essere un riferimento per la ristorazione abruzzese, con un menù fedele alla tradizione e al pescato.

Trabocco Pesce PalomboTrabocco Pesce Palombo

Trabocco Punta Cavalluccio

Costruito nel 1887, anche questo trabocco è ancora nelle mani della stessa famiglia da sempre. A Rocca San Giovanni (CH), tra i piatti tipici da non perdere vi sono le sagnette con pelosi, le cozze ripiene e le insalate di polipo.

Mangiare in un trabucco dall’Abruzzo alla Puglia

Trabocco Cungarelle

A Vasto Marina (CH) questo trabocco non solo offre ristorazione tipica marinara, ma porta avanti diverse attività culturali. Ospita scuole e incontri, mostra la pesca effettuata con il trabocchetto e propone contest di pittura e di fotografia. Tipico piatto vastese da non perdere è il brodetto di pesce, una sorta di zuppa di mare.

Al Trabucco da Mimì

A Punta San Nicola, a Peschici (FG) sul Gargano, si trova il trabucco da Mimì, anch’esso centenario. Gli eredi della famiglia Ottaviano hanno trasformato questo luogo in uno strumento di accoglienza. In diverse ore del giorno si può assistere alla pesca a vista, qui si cucina dal 1975. Tra i trabucchi ristoranti qui si trova uno dei menù più ricercati, dove le ricette tradizionali vengono reinterpretate ottenendo piatti, comunque, fedeli al mare e al territorio.

Il Trabucco da MimìIl Trabucco da Mimì

Trabucco di Monte Pucci

Questo trabucco ha preso il nome dal promontorio su cui sorge, il quale ricade nel territorio di Peschici (FG). È di proprietà della famiglia Fasanella, trabuccolanti da sei generazioni. Da assaggiare i troccoli al nero di seppia con ragù di polpo e la zuppa di pesce.

Trabucco di Monte PucciTrabucco di Monte Pucci
a cura di

Antonella Petitti

Giornalista, autrice e sommelier. Collabora con diverse testate, tra radio, web e carta stampata. Ama declinare la sua passione per il cibo e i viaggi senza dimenticare la sostenibilità. Sempre più “foodtrotter” è convinta che non v’è cibo senza territorio e viceversa.

Condividi