Per lanciare la campagna “Ma il mare non vale una cicca?” l’associazione Marevivo può contare su una testimonial d’eccezione: l’attrice Margherita Buy che ha spiegato come “il mare vale molto più di una cicca e dobbiamo avere una tutela speciale verso questa risorsa, proprio perché è patrimonio di tutti. Perciò sono molto contenta di promuovere questa iniziativa che cerca di sensibilizzare le persone a non usare la spiaggia come posacenere”.
“Anche quest’anno, Marevivo si pone l’ambizioso obiettivo di voler cancellare abitudini che spesso nascono dall’inconsapevolezza dei danni che provocano: le tracce che lasciamo sulla spiaggia – commenta il direttore generale Carmen Di Penta – non si cancellano con le onde e con il vento, alcune rimangono per decine, centinaia o migliaia di anni o addirittura non scompaiono mai”.
“Siamo al fianco di Marevivo per sensibilizzare i fumatori ad un comportamento responsabile ed eco-sostenibile, perché crediamo sia sempre più importante sviluppare iniziative concrete a sostegno dell’ambiente. In Italia JTI negli ultimi tre anni si è impegnata attivamente – ha commentato PierCarlo Alessiani, presidente e amministratore delegato di JT International Italia – distribuendo oltre 3 milioni di posacenere portatili nelle principali città e località turistiche”.
La Campagna in sintesi:
- 331 spiagge coinvolte
- 6 e 7 agosto date dell’iniziativa
- 100.000 posacenere tascabili distribuiti
- 600.000 filtri al giorno finiranno nei posaceneri tascabili
- 1.000 volontari impegnati nella campagna
Qualche numero sui mozziconi...
Qualsiasi rifiuto abbandonato comporta un danno all’ambiente ed un costo per la sua rimozione. In particolare il gesto, apparentemente trascurabile, di gettare via un mozzicone – oltre che essere un segno di totale mancanza di coscienza civile ed ambientale – ha dietro di sé una forte serie di implicazioni.
Ad esempio, solo per citare alcuni dati, è importante sapere che:
- Un mozzicone di sigaretta impiega da 1 a 5 anni per la totale biodegradazione;
- Basta un solo mozzicone di sigaretta per contaminare un metro cubo di acqua;
- Possono essere altamente nocivi se ingeriti dai bambini;
- Sono oltre 12 milioni i mozziconi che giacciono sulle nostre spiagge sfuggendo spesso ai rastrelli pulisci spiagge;
- Il costo per la rimozione delle cicche ricade sui cittadini.
- Secondo una ricerca delle Nazioni Unite, i mozziconi sono ai primi posti nella top-ten dei rifiuti che soffocano il Mediterraneo (le cicche rappresentano il 40% dei rifiuti, contro il 9,5% delle bottiglie di plastica).
- Il carico nocivo di ogni singola cicca è basso, ciò che amplifica il problema è l’elevato numero di fumatori. Nel mondo ci sono circa 1,5 miliardi di fumatori, circa 4,5 milioni di miliardi di cicche ogni anno vengono eliminate nell’ambiente. Gettare cicche per terra rappresenta un pericolo per l’ambiente, in quanto la nicotina è facilmente estraibile e altrettanto facilmente contamina il suolo, le acque superficiali, le falde acquifere e la fauna e, quindi, l’uomo. Poiché in Italia si consumano 72 milioni di sigarette all’anno, con le cicche immettiamo nell’ambiente circa 324 tonnellate di nicotina (fonte “Le cicche di sigarette: un rifiuto tossico dimenticato”, Tabaccologia, dicembre 2009).