Madrid Fusion, uno dei più importanti
congressi di alta cucina, ha chiuso i battenti con un confronto di alto profilo su “Il linguaggio della postavanguardia”, ovvero come delineare i canoni per la cucina del futuro. Una bella squadra rappresentava l’Italia: Da Massimo Bottura a Paolo Lopriore, e ancora Giuseppe Iannotti e il bartender Simone Caporale.
Il momento più eclatante del congresso lo si è avuto quando sul palco è salito Massimo Bottura per ricevere il riconoscimento di “Miglior cuoco dell’anno” in Europa per il suo lavoro al Refettorio Ambrosiano durante Expo Milano 2015, quando ha radunato molti dei suoi grandi colleghi nel nome della cucina solidale.
«La gastronomia del futuro ha come ingrediente aggiuntivo la cultura; il cuoco prossimo venturo apre alla conoscenza e alla coscienza, perché fa suo un senso di responsabilità sociale» ha affermato Massimo Bottura, spiegando che il progetto Refettorio non finisce con Expo ma si allarga al mondo, con l’impegno di molti, a partire da quelli di
Ghetto Gastro con cui si sta ragionando per aprire un Refettorio nel Bronx, a New York.