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Matthew’s Dream

24/01/2024

Matthew’s Dream

Sono passati tre anni da quando vi abbiamo parlato della creatura di Federico Mazzieri e Marco Maltagliati, Dream Whisky (l’articolo completo è qui). E, come spesso accade quando un progetto è accudito con passione e lungimiranza, oggi con piacere ci troviamo a dover aggiungere un nuovo capitolo a quel racconto. 

 

È arrivato Matthew!

Marco e Federico in questi anni oltre ad affermare il brand e dare linfa al rapporto con i professionisti del settore mixology e ristorazione, non hanno perso tempo per indagare le buone nuove del mondo del whisky. L’iniziale dedizione all’ambiente scozzese si è allargata abbracciando un’altra regione intimamente legata a questo grande distillato: l’Irlanda. È così nata la loro prima linea continuativa di whiskey, Matthew, che al momento comprende due etichette di irish Whiskey interamente prodotte da loro (non più selezionatori e imbottigliatori com’era per i Dream Whisky).

“Mentre Dream Whisky si affermava in Italia abbiamo continuato a viaggiare. Con interesse abbiamo affrontato l’Irlanda scoprendo un territorio permeato di storia e tradizioni legate al whisky, che negli ultimi anni ha ospitato una rinascita del modo di concepirlo e apprezzarlo. Gli Irlandesi stanno dimostrando una grande attenzione alla qualità; hanno una visione moderna, attentissima alle tecniche di produzione, con fermentazioni che si ispirano alle tecniche brassicole e approcci innovativi alla distillazione. Ci abbiamo visto un terreno fertile per un nuovo progetto ed è così nato Matthew” afferma Federico.

Matthew’s Dream

Intenti ed effetti della nuova linea

“Matthew è un prodotto camaleontico, adatto a diverse occasioni e modalità di consumo” - precisa Marco. “È un whisky che soddisfa chi vuole gustarlo a casa, ma anche agli appassionati intenzionati ad allestire un buon carrello dei distillati. Si può apprezzare in tanti modi. On the rocks, cioè con ghiaccio, esprime le note fruttate, floreali. Se sorseggiato liscio, senza ghiaccio, regala una bevuta profonda, oleosa, complessa. Infine, è assolutamente indicato per la miscelazione. Grazie alla sua versatilità e duttilità ci si può divertire parecchio con gli abbinamenti. Non ci dimentichiamo che la storia dei drink, a livello globale, passa proprio per il whisky!”

Matthew’s Dream

L’intreccio con la cucina, la Cuisine Collection

Le collezioni di single cask rimangono ma cambiano nome, da Dream Whisky a Matthew’s Dream, in modo da accogliere tutti i prodotti sotto lo stesso nuovo marchio. La prima collezione firmata Matthew’s Dream ha un’altra particolarità: ha abbracciato anche il legame con la nuova cucina italiana. Marco e Federico hanno vestito su misura quattro whisky per altrettanti chef influenti della cucina contemporanea abbinando alle caratteristiche di ciascun distillato la filosofia e i tratti delle loro rispettive cucine. 

 

 

Matthew’s Dream

Come li hanno scelti? Diego Rossi di Trippa per la sua visione (a cui è dedicato “Di testa, di cuore, di pancia”), Juri Chiotti di Rèis per la sua radicalità (a cui si ispira il whisky Servaj), Jacopo Ticchi di Trattori Da Lucio per i suoi sogni (con il whisky Brace, che rimanda alla sua attenzione per questa tecnica di cottura) e Jacopo Mercuro di 180G per la sua volontà (per lui, originale pizzaiolo romano, il whisky Fermento).

La collezione è come loro: guarda al futuro e all’evoluzione del gusto.

Le novità non si arrestano qui, ci mettiamo la firma. Nel frattempo, però, gustiamoci  le nuove particolarissime note di questa rivoluzione del whisky in Italia.

a cura di

Giulia Zampieri

Giornalista, di origini padovane ma di radici mai definite, fa parte del team di sala&cucina sin dalle prime battute. Ama scrivere di territori e persone, oltre che di cucina e vini. Si dedica alle discipline digitali, al viaggio e collabora con alcune guide di settore.
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