La data non è certo stata scelta a caso, ma con l’intento di lanciare un suggerimento, elegante e non troppo esplicito, lasciando poi a ognuno il gusto della scoperta. Perché dell’anniversario di una scoperta si tratta, e di quelle epocali per giunta, che segnano una netta demarcazione tra il prima e il dopo. Proprio per il prossimo 12 ottobre, infatti, giorno dello sbarco di Cristoforo Colombo sul continente americano, è stata fissata la cena di accoglienza firmata da ben cinque chef (tutti rigorosamente genovesi ça va sans dire), che darà il via al primo Mediterranean Cooking Congress, in agenda in Campania nei tre giorni successivi, dal 13 al 15 ottobre.
Il messaggio da leggere tra le righe? È chiaro e propositivo. Se la scoperta dell’America fu possibile grazie all’interscambio di mezzi e competenze tra Italia e Spagna, quali altri risultati, piccoli e grandi, si potrebbero raggiungere in ogni campo, compreso quello gastronomico, grazie all’instaurarsi di sinergie, scambi, confronti?
A porsi per prima la domanda è stata la società By Tourist, specializzata in editoria e comunicazione nei settori del turismo marittimo e gastronomico, che, nell’ambito di una serie di iniziative finalizzate alla promozione del territorio campano, del Sud Italia e del nostro Paese più in generale, ha pensato bene di puntare sul rafforzamento degli interscambi commerciali a più livelli: locale ed europeo.
Ha preso così forma l’idea di un congresso di cucina mediterranea, che desse voce a rinomati chef italiani e stranieri, con una riconosciuta competenza riguardo materie prime e territori di origine, affiancati da un sociologo e un antropologo: due figure pure necessarie, visto che nulla come il modo di cucinare e alimentarsi sa raccontare lo spirito di un popolo e la sua capacità di captare influssi e accogliere suggestioni da altri Paesi. Per questo, riconoscendo la storica centralità dei collegamenti marittimi negli scambi tra i Paesi del bacino del mare Nostrum, la scelta della location dell’evento è caduta su una nave Tirrenia, storica compagnia italiana, con base al porto di Napoli.
Sono stati invitati a salire a bordo istituti alberghieri e scuole di cucina professionali italiane e straniere, associazioni di categoria ma anche produttori, importatori e distributori nazionali ed esteri. L’obiettivo ultimo dell’incontro? Ce lo racconta Luisa Del Sorbo, ideatrice del congresso: “Tutelare l’identità per essere più competitivi e promuovere gli interscambi tra le nazioni del Mediterraneo, salvaguardando le tradizioni e la specificità di ogni singolo Paese”.
In tutto questo un ruolo centrale è stato affidato proprio agli chef, ambasciatori, interpreti e narratori dei gusti e dei sapori più tipici di ogni territorio. Dei tanti che si succederanno ai fornelli di bordo ne citiamo alcuni: il croato Andrej Barbieri del Relais&Chateaux 5 stelle Bevanda ad Abbazia, Domenico Maggi,direttore dell’area Sud Europa di WACS, la World Association of Cooks Societies, Giuseppe Daddio, ambasciatore della mozzarella nel mondo e patron della scuola di cucina professionale Dolce&Salato, Sergio Mei, del ristorante Il Teatro del Four Seasons di Milano e lo spagnolo Juan Carlos Peña Perez, del ristorante Milagros di Napoli.
Il programma, intenso e variegato, prevede incontri, show business e corsi di cucina a bordo di Tirrenia, ma anche cene in prestigiosi ristoranti della regione. Non solo. Considerato il crescere dei servizi per gli yacht e le competenze oggi richieste agli chef di bordo, al settore sarà dato ampio spazio grazie all’intervento degli esperti della società Oceano Mare Group.
Le conclusioni del congresso saranno raccolte nella pubblicazione “Gusto Mediterraneo”, edita a dicembre da By Tourist.
Per saperne di più: www.cookingcongress.com
Mariangela Molinari