L’idea è dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna che, insieme ai consorzi “Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi”, “Marchi Storici dei Vini Reggiani” e con la partecipazione del Gruppo Virtuale Cuochi Italiani, coinvolgeranno 40 ristoranti in 15 Paesi per promuovere Mondo Lambrusco – The new Italian Renaissance. Dal 22 al 29 maggio sarà realizzata e proposta una ricetta ideata per l’abbinamento al Lambrusco, mentre il giorno clou sarà il 26 maggio, quando si celebrerà un vero e proprio “Special Lambrusco Day”: il Lambrusco bagnerà “virtualmente” tutti i continenti con una degustazione in contemporanea mondiale: tutti i ristoranti, collegati con il “San Domenico” di Imola, abbineranno le “bollicine rosse” a un piatto, che sarà diffuso in tutti i continenti collegandosi, ogni mezz’ora, a partire dalle 17 con Cina, Emirati Arabi, Russia, Brasile, Stati Uniti e Germania, dove si svolgerà in diretta la degustazione guidata presso “In Cantina”, vero centro delle eccellenze dell’Emilia Romagna, voluto da Enoteca Regionale Emilia Romagna. Lo chef del San Domenico di Imola, Valentino Mercattili, realizzerà ognuno dei piatti dei colleghi , per offrire agli ospiti la possibilità di effettuare un vero giro del mondo virtuale.
“Abbiamo sostenuto Mondo Lambrusco per fare conoscere nel mondo la vera qualità del Lambrusco - spiega il presidente dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna, Gian Alfonso Roda - e comunicarla in modo originale. Ed è destino che l’evento si svolga nell’anno del 150° dell’Unità d’Italia. Con Mondo Lambrusco faremo l’Unità del Mondo a Tavola”.
Il Lambrusco sta vivendo un periodo di grande rilancio e se è uno dei vini italiani più esportati nel mondo lo si deve soprattutto ai ristoranti italiani.
Nel 2009 i consorzi hanno venduto 22 milioni di bottiglie per le tre DOC che dal 1970 rappresentano Modena, ovvero il Lambrusco di Sorbara, il Lambrusco Salamino di Santa Croce, il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e anche il Lambrusco di Modena DOC, che è all’esordio, sta promettendo bene.
Inoltre, il mondo sta andando nella direzione del Lambrusco: i consumatori all’estero e in Italia prendono sempre più le distanze dai vini impegnativi e costosi, a favore di prodotti frizzanti, leggeri e di pronta beva. Si sta quindi mirando ad innalzare il livello qualitativo delle nostre produzioni di Lambrusco, investendo sul packaging e sulla comunicazione verso i giovani, ai quali trasmettere il valore del prodotto insieme a quello del territorio.