Al Vomero, aperto appena prima della pandemia, Garage Gourmand accoglie una clientela eterogenea ma non il turista convenzionale che cerca il folklore tipico napoletano e che ruota intorno al centro storico. È, invece, punto di ritrovo per un turista evoluto e per il napoletano esigente.
“I primi tempi sono stati duri – ammette chef Nitride – erano certamente avversi, ma stiamo recuperando molto bene. Da prima di Pasqua, Napoli è letteralmente invasa dai turisti, tutti i giorni, e mi sento davvero fortunato dopo tante difficoltà. Riusciamo a intercettare un tipo di clientela che oggi è la maggioranza nella nostra citta, da un lato il napoletano non convenzionale, esigente e al tempo stesso cordiale, che vuole lo storytelling dietro ogni piatto, cerca la novità e una sorta di informalità che accompagna il percorso: deve essere incuriosito e attratto altrimenti da noi non viene; dall’altro il turista moderno ingolosito dalla fusione e dal bilanciamento delle nostre ricette; sa capire la tecnica dietro a ogni innovazione e apprezza la sperimentazione che trae origine dalla classicità. Recentemente ho proposto uno spaghetto con riccio, polvere di limone e aria di cappuccino; può sembrare strano, invece al palato si sente il riccio, il limone, tutto è ben bilanciato e i turisti, attratti dal bizzarro, hanno dimostrato grande apprezzamento. Il fatto è che il turista straniero, oggi, capisce e conosce la cucina, non è sprovveduto, quindi è anch’egli molto esigente. Siamo noi che dobbiamo accontentarlo e non possiamo raggiungerlo solo con l’apparenza, ci vuole concretezza e riscontro”.