Al cospetto di una crisi dei consumi senza precedenti, il segmento di mercato relativo ai cibi biologici appare, numeri alla mano, tra i più positivi. La voglia di “natura” sempre più presente tra i consumatori, attenti a ciò che mangiano molto più che in passato, garantisce interessanti risultati a tutti gli addetti ai lavori che hanno accettato la sfida del biologico. E quale migliore terra, se non quella di Sicilia, per sviluppare progetti legati al cibo – bio? E’ stato ufficialmente presentato nei giorni scorsi il “Bio distretto etneo”, nuova iniziativa sorta grazie alla sinergia attivata tra Ente Parco dell’Etna, AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica), associazione “a fera bio” e altri organismi di settore con l’obiettivo finale di costituire, in collaborazione con i comuni pedemontati, la Camera di commercio, le imprese ed i consumatori, un autonomo soggetto giuridico capace di valorizzare le produzioni locali presenti attorno al vulcano.
Ad illustrare i principali tratti del nuovo progetto, che ricalca altre esperienze già avviate in altre regioni italiane, sono stati Alfio Furnari, Presidente AIAB Sicilia, Vincenzo Vizioli, presidente della Federazione AIAB, Gianni Cavinato, dirigente di Agrisalus-ACU, Rosa Spampinato, dirigente dell’Ente Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia, Presidente dell’Ente Parco dell’Etna. Tutti i relatori hanno evidenziato l’importanza di incentivare il consumo di prodotti a chilometro zero, di stagione e del territorio in cui si vive, così da contribuire alla riduzione degli effetti negativi sulla salute derivanti dall’uso di prodotti anticrittogamici e per la lunga conservazione.
Un bio-distretto che sarà chiamato a sostenere e valorizzare la produzione biologica dei prodotti presenti sul territorio ma anche a “costruire una rete” tra operatori della filiera, ossia turismo, produttori e consumatori che condividono e apprezzano il modello biologico di produzione e consumo.
Il Bio-distretto, una volta entrato a regime, dovrà essere in grado di svolgere un’azione divulgativa, dovrà promuovere azioni informative e formative, rivolte ai produttori, ai consumatori ed agli studenti, oltre che a tutti gli operatori economici del settore della trasformazione agricola e del turismo ed agli amministratori locali della zona.
La cerimonia di presentazione ufficiale del distretto è stata affiancata da una mostra mercato di prodotti dell’agricoltura biologica e dell'artigianato locale, organizzata dall’associazione “A fera bio”.
Antonio Longo