Si fa più stringente il rapporto di collaborazione tra Ismea e Unioncamere che hanno dato vita all’Osservatorio
sulla congiuntura dell’agroalimentare italiano (AgrOsserva) di cui nei giorni scorsi, in una conferenza stampa presso il ministero per le Politiche agricole, è stato presentato il primo Rapporto (relativo al III trimestre 2013).
Il presidente di Ismea,
Arturo Semerari ha evidenziato l’importanza di «portare a fattore comune monitoraggio e banche dati»; il presidente di Unioncamere,
Ferruccio Dardanello, ha sottolineato, dal canto suo, come sia «necessario conoscere e studiare l’agroalimentare per meglio sostenerlo e promuoverlo».
Positivi i commenti del mondo agricolo; per il presidente di Fedagri-Confcooperative
Giorgio Mercuri presente a nome di Agrinsieme (il coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative agroalimentari) «è significativa la collaborazione che è fornita da imprese agricole associate che sono coinvolte nelle analisi come ‘testimoni privilegiati’».
Tra le novità quella di valutare il “
sentiment” dei produttori dei vari specifici comparti. Dal report pubblicato emerge che,
tra le nuove imprese, 1 su 10 è agricola. Però c’è da dire che solo il 17,2% dei nuovi imprenditori è under 30; da ciò la necessità di politiche per il ricambio generazionale. In evidenza la buona tenuta dell’export, con una crescita del 5,8% nei primi nove mesi 2013. Il clima di fiducia in agricoltura è, in generale, in risalita.
Il ministro per le Politiche agricole
Nunzia De Girolamo, commentando i dati di AgrOsserva, ha dichiarato di essere convinta che «il 2014 sarà l’anno della ripresa, che interesserà anche i consumi interni per l’agroalimentare; dovremo essere in grado di impostare nuove strategie politiche per la crescita e lo sviluppo».
Monica Menna