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Navigazione tra hotel e ristoranti

30/12/2010

Navigazione tra hotel e ristoranti
Gli italiani che per attingere informazioni fanno uso di internet sono in forte crescita e l’Istat rivela che oggi il numero di italiani che naviga in rete si attesta intorno ai 30 milioni.
Di fronte a questo scenario come risponde l’ho.re.ca.? In quale misura sfrutta l’enorme potenziale del web come strumento di promozione e di vendita del proprio locale?

Hotel a tutta rete

Alla lettura dei risultati di un’inchiesta sugli alberghi italiani, svolta da Federalberghi su un campione volontario di 1.057 strutture di categoria mista, in collaborazione con la Facoltà di Economia della “Sapienza” Università di Roma, risulta che il 97% degli alberghi italiani possiede un proprio sito internet, il 62% dispone di una connessione online a disposizione della clientela e di essi il 46% offre una connessione wi - fi. In Italia gli acquisti online producono un giro d’affari vicino ai sei miliardi annui di euro e poco più del 50% sono generati dal turismo.
Un’altra indagine, sempre di Federalberghi, questa volta su un campione di consumatori dalla società di rilevazioni demoscopiche Dinamiche, rileva che, nell’estate 2009, il 28% della popolazione italiana ha utilizzato internet per acquisire informazioni turistiche e il 15,4% ha prenotato un albergo, sia in Italia sia all’estero. Percentuali che lasciano intuire i grandi margini di crescita delle tecnologie di promozione e commercializzazione turistica online.

Ristorazione e bar a rimorchio

Al contrario, i dati a disposizione delle associazioni e degli addetti ai lavori per quel che riguarda le categorie bar e ristoranti dotate di un proprio sito sono praticamente inesistenti, anche se le sensazioni raccolte individuano una risicata presenza di locali e perlopiù a rimorchio dei vari portali.
Ancora più oscuro - chiarisce Nicoletta Polliotto, di Muse Comunicazione , agenzia di web marketing specializzata nel settore hotellerie e ristorazione - è il dato relativo all’eventuale sistema di prenotazione on-line e giudica addirittura quasi fantascientifico un sito che sfrutti la prenotazione on line del tavolo o la richiesta di un preventivo per banchetti o cerimonie attraverso la compilazione di un form.”

In sostanza, si nutre il sospetto che la stragrande maggioranza di baristi e ristoratori si chieda ancora: “perché un ristorante, noto grazie al classico “passaparola”,  famoso per le sue proposte e il suo servizio, con la sua clientela consolidata, dovrebbe investire tempo e denaro per comunicare sul Web?
Non tutti hanno capito la portata di questo mezzo ed è per questo – sottolinea  Nicoletta Polliotto – che anche quelli che scelgono di essere presenti sul web, generalmente optano per soluzioni molto economiche e poco evolute, che in quanto tali danno pochi risultati in termini di visibilità.”

Cucinatelo come un piatto ad arte

Le critiche più severe alla ristorazione arrivano proprio dai blog presenti su internet che lamentano incompletezza dei siti esistenti e scarsa informazione: manca spesso il menu con relativi prezzi, ma soprattutto l’aggiornamento sui menu stagionali e le degustazioni.
Per concludere, il consiglio è di realizzare un sito professionale allo stesso modo di un piatto cucinato ad arte. Gli ingredienti essenziali sono la semplicità ed essenzialità per renderlo fruibile. Condire con un layout di buon web design e accompagnare con immagini professionali del locale, dei piatti, delle fasi della cucina, con testi persuasivi e diretti. Servire infine con un lavoro accurato di web marketing per ottenere buona visibilità e posizionamento sui motori di ricerca. Parlate in prima persona, raccontando la vostra storia, i piccoli segreti del vostro chef, condividete le ricette magari della tradizione del vostro territorio.

 Una storia di successo

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