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Nino Migliori: Una ricerca senza fine

23/04/2024

Nino Migliori: Una ricerca senza fine

Foto di copertina: Nino Migliori e il mobile NINO contenente circa 600 ritratti alla luce di un fiammifero. Foto Bruno Damini


Fino al 3 Giugno 2024, il Castello Estense di Ferrara offre l’imperdibile opportunità di esplorare l’opera del grande fotografo-artista bolognese di fama internazionale, Nino Migliori, tra i più autorevoli e multiformi ricercatori nel campo della fotografia. 

Oltre 100 le opere in questa mostra organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara in collaborazione con la Fondazione Nino Migliori. La curatela di Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia di Venezia, ripercorre la “ricerca senza fine” condotta Migliori dal 1948 ad oggi, a partire dagli scatti neorealisti, Gente dell'Emilia, Gente del Sud, Gente del Nord, Gente del Delta, che raccontano un paese appena uscito dalla guerra. Dei primissimi anni cinquanta sono anche i Muri, una ricerca che prosegue fino agli anni Settanta e con i Manifesti strappati documenta l'interesse per i segni che rappresentano la memoria urbana e l’affinità con la pittura informale europea in un periodo in cui il nostro frequenta il salotto veneziano di Peggy Guggenheim assieme agli amici pittori Tancredi e Emilio Vedova

Da Gente dellDa Gente dell'Emilia, anni 50

«Quando iniziai a fotografare, nel 1948, in casa, in uno stanzino – ricorda Migliori – approntai una camera oscura di fortuna. E fu lì che incontrai il caso. Una sgocciolatura di sviluppo mal fissata su un foglio di carta sensibile mi aprì un nuovo mondo: non solo fotografia come rappresentazione del “reale”, ma possibilità di concepire un’immagine con la fantasia, con il gesto, utilizzando comunque gli strumenti della fotografia: luce, carta sensibile, sviluppo, fissaggio, calore. Da qui è nato il desiderio di sperimentare. Mi soddisfa mettermi in gioco, divertirmi realizzando lavori che mi autocommissiono».  

Parole che evocano quelle di un grande esponente delle avanguardie storiche, Man Ray «Un foglio di carta sensibile intatto, finito inavvertitamente tra quelli già esposti, era stato sottoposto al bagno di sviluppo. Mentre aspettavo invano che comparisse un'immagine, con un gesto meccanico poggiai un piccolo imbuto di vetro, il bicchiere graduato e il termometro nella bacinella sopra la carta bagnata. Accesi la luce; sotto i miei occhi cominciò a formarsi un'immagine: non una semplice silhouette degli oggetti, ma un'immagine deformata e rifratta dal vetro, a seconda che gli oggetti fossero più o meno a contatto con la carta, mentre la parte direttamente esposta alla luce spiccava come in rilievo sul fondo nero».

Man Ray nasceva pittore prima che fotografo («Fotografo ciò che non posso dipingere»), Migliori trasforma la fotografia in arte visuale, e lo fa da fotografo, superando i limiti che la vincolano a rappresentazione del mondo, con la chiara coscienza che ogni suo scatto trasforma la realtà e ogni sua foto e intervento sui supporti fotografici, anche oltre la fotocamera, riflettono la sua visione del mondo e ci invitano a riflettere con lui.

Ambedue questi artisti applicano alla lettera la derivazione dal greco “scrivere-disegnare con la luce” del termine “fotografia”, dominando la luce ma anche lasciando che li sorprenda conducendoli verso terreni inesplorati. Nascono così le sperimentazioni concettuali con cui Migliori indaga aspetti trascurati o non previsti del linguaggio fotografico (la reazione dei materiali, il ruolo consapevole della casualità che porta a trasformare l’errore in progetto di ricerca, quello del tempo, la presenza fisica e gestuale dell’artista) che portano alla creazione di opere di pura comunicazione visiva declinata in Ossidazioni, Pirogrammi, Cellogrammi, Lucigrammi, Idrogrammi, tecniche inventate dall'autore, ma anche in Fotogrammi, Foro stenopeico, Clichè-verre, mutuati dalla storia dell’arte.

Da ARABESQUE, il Carnevale di Viareggio, 2023Da ARABESQUE, il Carnevale di Viareggio, 2023
Nino Migliori: Una ricerca senza fine

Tutte le “stanze” della mostra ferrarese sono riportate in un percorso critico nel bel catalogo edito da Marsiglio Arte, dove Denis Curti inserisce le opere in un contesto storico, artistico e sociale attraverso nove mappe concettuali che aprono le rispettive sezioni del catalogo: CasoDispositiviEsplorazioni: Materia-TempoEsplorazioni: Segno/Scrittura – CorporeitàInstallazioniLuceLuoghi non luoghiRitratti – AutoritrattiSperimentazione – Gesto. Ogni mappa include l’elenco dei lavori di Migliori afferenti a quella sezione, ed è accompagnata da una serie di parole chiave che richiamano le suggestioni fondanti per l’artista.

Non abbandonando mai il terreno sperimentale, Nino Migliori ha da sempre praticato il genere del ritratto, realizzando diversi progetti come Lumen, iniziato nel 2006 con la lettura di famosi monumenti e sculture al solo lume di candele: le formelle dell’Antelami nel Battistero di Parma, il Cristo Velato della Cappella Sansevero a Napoli, fino alle oltre 700 immagini in bianco e nero scattate per il quattrocentesco Compianto sul Cristo morto  di Niccolò dell’Arca nell’oratorio-museo di Santa Maria della Vita, a Bologna.

Da qui è nata l’idea, utilizzando la sola luce di un fiammifero, di riprendere i volti di circa 600 persone che sono passate dal suo studio in Via Elio Bernardi 6/a, a Bologna, costruendo così una originale galleria di ritratti che do ut do (contenitore di iniziative culturali dell’Associazione Amici della Fondazione Hospice presieduta dall’instancabile Alessandra D'Innocenzo Fini Zarri) ha portato alla realizzazione di un’altra mostra "Via Elio Bernardi, 6", del monumentale libro d'artista "MUSEUM", e del mobile "NINO" progettato da Michele De Lucchi e donato alla collezione permanente del MAMBO, Museo d’Arte Moderna di Bologna.

Continuando a rimettere in discussione sé stesso e l’arte fotografica, Nino Migliori, classe 1926, indossa i suoi anni in modo gagliardo e senza mai smettere di sperimentare, a conferma di quanto sosteneva Pablo Picasso: «Ci si mette molto tempo per diventare giovani».

 

www.castelloestense.it

 

https://fondazioneninomigliori.org

 

www.doutdo.it

ARTE E CUCINA

Come di consueto, alla visita di una bella mostra s’abbina la buona tavola dove poter continuare a riflettere su quanto abbiamo visto. Ferrara è una città da vivere a piedi e in bicicletta e dal Castello Estense molti sono i locali facilmente raggiungibili in quel modo. Qui di seguito un breve elenco che non vuole essere esaustivo ma in qualche modo rappresentativo di una città e della sua cucina dai richiami estensi ma no solo. 

 

Trattoria Il Sorpasso

https://trattoriailsorpasso.it

Via Saraceno, 118 

Tel. 0532 790289 

Posto del cuore per Maria Grazia Soncini, chef stellata della Capanna di Eraclio. Le due anime della trattoria, Bea in sala e Saro in cucina, sono impegnate ormai da oltre venticinque anni a proporre una cucina del territorio e della tradizione ferrarese associando ad essa alcune proposte di cucina mediterranea dai sapori schietti e semplici. 

Bea, Moni Ovadia, Saro, Bruno DaminiBea, Moni Ovadia, Saro, Bruno Damini

Manifattura Alimentare

www.pierluigididiego.com

Via Palestro 73

Nino Migliori: Una ricerca senza fine

Ristorante Ca’ ‘d Frara

https://www.ristorantecadfrara.it

Via del Gambero, 4

0532 205057

“Trattoria moderna”, come si definiscono loro, che spazia dalla cucina famigliare con i piatti della tradizione ferrarese alle proposte di innovare la tradizione con gusto di sperimentazione, oltre ad una cucina creativa stagionale con una forte identità territoriale. Bib Gourmand nella Guida Michelin.

Nino Migliori: Una ricerca senza fine

Ristorantino Quel Fantastico Giovedì

https://quelfantasticogiovedi.com

Via Castelnuovo, 9

0532 760570

Mara, Gabriele e Franca propongono in menu ottimi piatti stagionali dove domina il pesce con una bella carta dei vini.

Nino Migliori: Una ricerca senza fine
 



Questi gli indirizzi per chi cerca esclusivamente i sapori tradizionali ferraresi

Ristorante La Provvidenza

www.ristorantelaprovvidenza.com

Corso Ercole I d’Este, 92

0532 205187

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Trattoria I Tri Scalin

www.cortedeigioghi.com/trattoria-i-tri-scalin/
Via Darsena, 50 – 44100 Ferrara
Tel. 0532-761404

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Trattoria Il Cucco

www.trattoriailcucco.it

Via Voltacasotto, 3

0523 1937606

Nino Migliori: Una ricerca senza fine

Trattoria da Noemi 

www.trattoriadanoemi.it

Via Ragno, 31

0532 769070 

Nino Migliori: Una ricerca senza fine
a cura di

Bruno Damini

Giornalista scrittore, amante della cucina praticata, predilige frequentare i ristoranti dalla parte delle cucine e agli inviti nei salotti preferisce quelli nelle cantine. Da quando ha fatto il baciamano a Jeanne Moreau ha ricordi sfocati di tutto il resto.

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