Faby Scarica, Leonardo Lacatena, Pietro Penna sono stati i protagonisti del forum di sala&cucina e APCI a Matera. La prima delle domande che è stata fatta ai tre ospiti riguarda proprio una riflessione: non ci provano ma ci credono. Perché questa domanda? Perché la ristorazione attorno a noi sta cambiando profondamente e, insieme ad essi, sta cambiando anche la formazione. Sta crescendo e però, nello stesso tempo, stanno aumentando anche altri fenomeni che, complice un eccesso mediatico che tende a semplificare tutto, dove tutto è facile, porta molti giovani a provarci. Ad aprire un bar, un ristorante, senza sapere fino in fondo cosa questo significhi, in termini di impegno, fatica e conoscenza.
Quindi, come sala&cucina, abbiamo volentieri accolto l’invito di APCI, in occasione delle Stelle della Ristorazione a Matera, a sviluppare una conversazione sulle esperienze di giovani cuochi che lavorano nel sud dell’Italia.
Ne abbiamo scelti tre di cui vogliamo ascoltare la passione che li ha spinti ad intraprendere questo mestiere e la razionalità che si impone quando si acquisisce il senso di responsabilità nella gestione di un locale, piccolo o grande che sia, e delle persone che vi lavorano, credendo nelle loro capacità. Siamo andati a cercarli, li abbiamo scelti sulla base delle loro interessanti esperienze e li abbiamo invitati ad aprire cuore e mente davanti al folto pubblico di cuochi APCI.
La prima testimonianza che pubblichiamo è quella di Faby Scarica, titolare di un ristorante sulle colline dell’entroterra di Vico Equense, Villa Chiara; un centinaio di posti e una cucina che tiene molto in considerazione il territorio in cui è nata e lavora. L’apertura, avvenuta nel 2015, arriva dopo molte esperienze nei migliori ristoranti della costiera: Torre del Saracino, Don Alfonso, Excelsior Victoria. Poi è stata la volta di ALMA e, infine, l’apertura nel 2015.