Infinite sono
le zuppe nella cucina popolare contadina che la donna prepara raccogliendo
dall’orto, dai campi e dalle boscaglie ogni tipo di verdure, un piatto che
cambia in continuazione, stagionale e a chilometro zero. Nel corso dei tempi la cucina popolare e poi
urbana dei ceti più bassi prepara ogni sorta di zuppe di verdure e legumi
e diverse qualità di ortaggi danno origine alle zuppe alla certosina,
contadina o alla paesana, di fagioli, piselli, fave, ceci, lenticchie ecc. e
nei paesi di mare non mancano zuppe con aggiunta di vongole, alla marinara o
di pesce che nelle varie regioni hanno i nomi di boiabessa, brodetto, buridda, cacciucco ecc. Zuppe non mancano in
altri paesi mediterranei (sopa in
spagnolo, soupe in francese, suppe in tedesco) o la ratatouille francese e sono presenti nei
paesi asiatici. Zuppa è anche la ribollita il cui nome deriva dal fatto
che le contadine toscane ne cucinano una gran quantità, soprattutto il venerdì
essendo piatto magro, che poi è ribollito in padella nei giorni successivi o,
come avviene in altre regioni, è trasformato in polpette vegetali fritte nello
strutto. La zuppa di cipolle francese detta Soup à l'oignon è uno dei piatti più rinomati all'estero, di antiche
origini popolari povere è realizzata con delle cipolle sin dal 17° secolo
e nel tempo si è evoluta e raffinata con l'aggiunta di formaggio e crostini di
pane e gratinata.