Ungheria, Cuba, Germania e Italia. È questo il tour che Karina von Detten ha percorso, dal 2000 ad oggi, all’interno del gruppo Bayer, con ruoli di tutto rispetto fino a diventare Amministratore Delegato/Capo Paese di Bayer CropScience Italia.
L’incarico lo ha assunto nell’agosto scorso, ma solo di recente si è presentata ai media italiani nel corso di una conferenza stampa a Milano, in cui ha illustrato i programmi del gruppo che, in Italia, vanta un fatturato consolidato di 1,5 miliardi di euro e circa 2.500 collaboratori.
“Ho trovato un network virtuoso. L’Italia rappresenta una sfida affascinante” ha esordito Karina von Detten, passando poi ad illustrare i progetti del gruppo con una particolare attenzione sulla divisione Cropscience per cui “è previsto un incremento di budget per la Ricerca e Sviluppo di circa il 20 per cento, per superare – entro il 2015 - gli 850 milioni di euro”.
Tra i progetti vengono confermati: il rafforzamento dei servizi al cliente finale con Baydir Agricoltori, i progetti di filiera Magis per la vite da vino e da tavola, la comunicazione dell’innovazione in agricoltura attraverso Coltura & Cultura.
Per la collana editoriale, che vanta ad oggi la pubblicazione di 13 volumi e la collaborazione di oltre 600 autori, è in programma la pubblicazione del volume dedicato alle insalate, e dal sostegno alla realizzazione del prossimo volume dedicato agli agrumi.
Mentre il progetto MAGIS si propone come la prima esperienza nella quale, per la prima volta, produttori di vino, comunità scientifica, enologi, associazioni e industria lavorano insieme per migliorare e garantire la sicurezza e la sostenibilità del vino italiano. Per andare incontro nel modo più concreto alle richieste dei consumatori. Per differenziare la produzione italiana in base a parametri oggettivi. Ma anche per razionalizzare l’attività delle aziende, quindi renderle più competitive. Le aziende che aderiscono al progetto sono in costante crescita e attualmente ammontano a 140.
L’organizzazione di Bayer CropScience in Italia è assolve al compito di gestire il processo di sviluppo e di sperimentazione di nuovi agrofarmaci e di nuove tecnologie per il loro uso sicuro ed efficace. A più di 40 anni dalla creazione della prima unità di sperimentazione in Italia a Pineta di Laives (BZ), un gruppo di esperti ricercatori opera nelle sei unità di sperimentazione dislocate nelle principali aree agricole italiane conducendo ogni anno oltre 500 prove sperimentali al fine di studiare il comportamento dei prodotti innovativi applicati alle condizioni italiane. Per questo Bayer Cropscience impiega sul territorio italiano circa 100 agronomi, la maggiore struttura tecnica del settore, che si occupano di raccogliere i bisogni tecnici dall’intera filiera e di formare i professionisti dell’agricoltura all’impiego delle nostre soluzioni promuovendo un uso sostenibile degli agrofarmaci.
“Per me e per tutto il team di Bayer CropScience la sfida più grande è la partecipazione costruttiva alla dinamica del nostro settore, sempre un passo avanti agli altri, dando una risposta alle domande dei nostri clienti” ha sintetizzato il nuovo AD Karina von Detten, a cui vanno i migliori auguri di un proficuo contributo alla crescita dell’agricoltura italiana.
Luigi Franchi