Anche Cremona, come Bologna, è scherzosamente nota per le tre “T”: turòon, Turàs, tetàs (torrone, Torrazzo, tettone). Una di queste, ovvero Turòon, identifica una grande specialità cittadina che ogni anno viene celebrata con la Festa del Torrone. Nell’ultima edizione, che si è tenuta dal 18 al 20 Novembre, la città è stata letteralmente invasa da una moltitudine di persone che, come ogni anno, ha occupato le strade e le piazze di Cremona animata per l’evento da oltre 50 iniziative dedicate al tema del “viaggio” in abbinamento col torrone, tra giochi, momenti di intrattenimento, appuntamenti culturali ed enogastronomici. L’edizione ha visto numeri da record: 120mila presenze in tre giorni, 30 tonnellate di torrone venduto, 250 pullman arrivati in città, oltre 600 camper da tutta Italia, ristoranti e locali della città assediati dai visitatori.
Ma i visitatori non sono giunti soltanto da Cremona e dai paesi limitrofi, ma dalle parti più svariate dello stivale: Piemonte, Marche, Veneto, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Austria e Svizzera.
Entusiasmo per l’ex calciatore cremonese Gianluca Vialli, che domenica ha ricevuto il Torrone d’Oro, riservato ai cittadini illustri di Cremona e grande successo per il Corteo Storico partito da Milano sabato mattina e giunto a Cremona nel pomeriggio per rievocare il matrimonio tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza. Di fronte alla Cattedrale in Piazza del Comune, il “Sì” più famoso della storia cremonese è stato suggellato di fronte a migliaia di persone entusiaste e festanti. Il menù del celebre matrimonio, avvenuto a Cremona nel 1441, fra le tante leccornie prevedeva un dolce di mandorle, miele, bianco d’uovo che nella forma riproduceva la torre cittadina, detta Torrione.
La tradizione cremonese vuole che proprio dal Torrione della cittadina derivi il nome “torrone”, che fino al secolo scorso veniva prodotto dai fornai, al termine della lavorazione del pane finché, nel 1836 a Cremona, Enea Sperlari intuì le potenzialità commerciali di quello che ormai era divenuto il tipico dolce della tradizione cremonese e diede inizio alla moderna produzione industriale. Nel 1881, per merito di un ex garzone di bottega, Secondo Vergani, nacque poi l’omonima ditta specificatamente attrezzata per la produzione del torrone.