Non vogliamo fare il verso allo slogan di
Expo 2015, anche se l’argomento sarà uno di quelli che creeranno più rumors, ma proporvi seriamente la domanda:
l’entomofagia salverà il mondo? Nel 2050 saremo oltre 9 miliardi sulla Terra, ci sarà abbastanza cibo per tutti, abbastanza acqua per nutrire gli animali che fino ad ora hanno costituito l’apporto proteico della nostra dieta?
Iniziano a non contarsi le
ricerche e gli studi accreditati, nonché
le prove empiriche proposte in carta da chef stellati – ricorderete le note formiche allo yogurt del
Noma firmate Redzepi – che confermerebbero l’efficace alternativa a vitello, maiale e tacchino attraverso cavallette, larve, falene e scarabei: molti insetti avrebbero contenuti proteici anche doppi rispetto alla bistecca di manzo e, a parità di peso, richiederebbero l’impiego fino a cento volte inferiore di suolo e acqua; inoltre sarebbero ricchi di vitamine, sali minerali e poveri di grassi.
Al mondo è noto che esistono
oltre 1900 specie di insetti commestibili: la
FAO da alcuni anni ne sta promuovendo l’allevamento ed il consumo e nel pianete sono già 2 miliardi le persone che se ne nutrono regolarmente. Le
locuste sarebbero gli insetti preferiti, oltre che i più reperibili, le
formiche si servono in tavola in Australia, Thailandia e Colombia, dove vengono presentate come popcorn, mentre le loro uova sarebbero ottime, per i messicani, bollite, fritte o con tortillas… un vero e
proprio “caviale di formica”. A Taxco esiste addirittura il Festival Jumil, e vi segnaliamo che jumil significa
cimice… Se andate in Giappone potreste provare le
larve di ape cotte in salsa di soia o le
tremiti arrostite.
Gusti – crediamo, per ora, sulla parola che le formiche sappiano di noccioline, le cimici di mela e le larve di peperoncino - e barriere culturali a parte,
allevare insetti commestibili è un modo per creare nuovi posti di lavoro e reddito a livello locale. In
Europa la
Francia si pone tra i paesi pionieri nell’allevamento di insetti commestibili insieme all’
Olanda.
In
Italia è notizia di questi giorni il convegno dal tema “A Tavola con gli insetti: l’entomofabia è ancora un tabù?” discusso a
Piacenza presso la
Fondazione di Piacenza e Vigevano, alla presenza dell'esperto della Fao Paul Vantomme e del Prof.Piero Cravedi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore: la tradizione alimentare tipica di alcuni popoli potrà diventare una risorsa per il futuro dell'intero pianeta?
Intanto, potreste provare, anche da casa… il sito
www.insetticommestibili.it ve li spedisce pronti all’uso. In un batter d’ali.
Alessandra Locatelli